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Basket City: è gioia Virtus, Fortitudo ko ai supplementari (87-86)

Paolo Bona / Shutterstock.com

È stato un derby infinito: 45′ minuti e non voleva saperne di finire.

Quattro quarti e 5′ di supplementari, giusto per non farsi mancare nulla: Virtus e Fortitudo non si sono fatte mancare niente, in una partita costantemente punto a punto, equilibrata, emotiva.

Alla fine l’hanno spuntata le V-nere, al termine di un match girato soprattutto col quinto fallo di Mancinelli; uno di quelli che il derby di Basket City lo aveva vissuto in passato, uno dei leader di un gruppo giovane e per certi versi inesperto. Dall’altra parte i bianconeri, sorretti da Spissu e da uno Umeh capace di fare la differenza, sono stati sempre lì, anche nei momenti migliori dei “cugini”. A galla anche dopo la pioggia di triple firmata Montano e Candi, pronti e fieri pure quando l’inerzia era dalla parte dei bolognesi in trasferta: Fortitudo poco lucida negli ultimi tiri, testarda (inesperta?) nel sentire fin troppo la pressione della stracittadina.

Numeri alla mano, s’è vista solo a tratti una bella pallacanestro. Tanti gli errori, le scelte sbagliate, le forzature; ma partita bella per il gap sempre risicato tra i due avversari, per la capacità virtussina di non perdere terreno e tenere botta, perché si sono visti in fondo tanti giovani (e italiani) fare la voce grossa nei momenti decisivi.

Decisivi, sui 45′, il “ventello” di Spissu, play di proprietà della Dinamo Sassari in prestito ai 15 volte campioni d’Italia (come cambiano i tempi…), insieme ai 29 di Umeh (5/11 da 2, 5/10 da 3), bravo mentalmente a mantenere il focus anche dopo qualche errore importante; doppia cifra anche per Rosselli (con 7 assist), che s’è caricato sulle spalle la Virtus nei momenti più bui con giocate di puri nervi e di precisione in lunetta, e Lawson (4/8, 0/2), autori di 12 e 14 punti rispettivamente. Significativo anche il dato dei rimbalzi: le V-nere ne prendono 8 in più e in generale lo scout dice 94-75 di valutazione.

Dall’altra parte monumentale Montano (24 pt., 2/6, 6/11), micidiale dalla lunga e già maturo nonostante l’emozione del derby da prodotto del vivaio fortitudino; uomo-squadra Mancinelli sino al quinto fallo, Italiano (2/3, 2/4) e Candi (4/6, 1/4) croce e delizia di chi il derby lo ha perso di 1 punto dopo averlo a lungo condotto.

È stata una partita lontana dal livello della Basket City di una volta e, probabilmente, anche da quello della serie cadetta degli anni migliori del nostro basket.

Ma è stato un evento imperdibile, la ripresa di una tradizione, un incontro lungo 8 anni: chiedetelo ai tifosi virtussini e alla loro invasione di campo.

Loro, la loro Eurolega, l’hanno vinta ieri sera.

Non so se sia stata la mia migliore partita, certamente non avevo mai fatto numeri del genere davanti a 9000 persone. Oggi entrava anche il tiro da tre, e abbiamo attaccato bene il ferro. Il derby lo conoscevo da agosto. Bastava fare un giro in centro e tutti si raccomandavano, dicevano di fare bene questa sera. Beh, sono contento di averli fatti felici Io tengo tanto a queste sfide personali, ci metto sempre l’anima, come va va. E oggi è andata bene, per questo siamo contenti. Ma ora non ci vogliamo fermare: siamo primi, non lo neghiamo, ma non stiamo a guardare la classifica sapendo che nei playoff le cose cambiano. Ne abbiamo vinte nove di fila, vogliamo provare ad andare a prenderci la decima” (Marco Spissu, Virtus Bologna)

VIRTUS BOLOGNA-FORTITUDO BOLOGNA 87-86 d.t.s.
Virtus: Spissu 20, Umeh 29, Rosselli 12, Michelori 2, Lawson 14, Ndoja, Spizzichini 4, Penna 2, Oxilia 4, Pajola ne, Petrovic ne, Ranocchi ne. All. Ramagli.
Fortitudo: Candi 13, Montano 24, Raucci 2, Mancinelli 9, Knox 3, Ruzzier 19, Nikolic, Italiano 16, Gandini, Campogrande, Costanzelli ne, Di Poce ne. All. Boniciolli.
Arbitri:
Parziali: 10-11; 33-30; 55-59; 76-76

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