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Lugano, Tramezzani: “Emozionato, orgoglioso e contento di essere qui”

Dal nostro inviato a Lugano (CH)

Si è tenuta oggi, allo stadio di Lugano – Cornaredo, la conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico del FC Lugano, Paolo Tramezzani. Ecco le principali dichiarazioni del nuovo allenatore della squadra ticinese“Ho trovato molta disponibilità a Lugano, fin dal primo giorno: ho incontrato lo staff, la dirigenza, e devo dire che questa è una società sana e molto seria. Sono consapevole del lavoro che c’è da fare, ma non mi spaventa: nella mia vita sportiva, mi sono sempre applicato molto, per arrivare ai risultati. Avrò un mese di tempo per conoscere i ragazzi: è una squadra che conosco, ho visto tutte le partite, anche quelle di Coppa. Le basi sono buone, e di questo devo ringraziare chi mi ha preceduto.”

“Io spero che i ragazzi siano un po’ più bravi di quello che ero io (ride – ndr). Non mi reputavo un campione, sapevo che dovevo lavorare più di altri, ma sono riuscito a raggiungere i miei obiettivi. Per questo credo che sarà di grande importanza creare lo spirito giusto nello spogliatoio. Questo Lugano, secondo me, è una buonissima squadra”.

“Non reputo questa nuova esperienza un rischio. So cosa ho lasciato, quello che ho vissuto in questi cinque anni: si tratta di un’esperienza che mi ha regalato il coraggio e la determinazione per accettare questa sfida: i tempi erano maturi per fare qualcosa di diverso. Era quello che volevo, nonostante non sia stato facile lasciare la realtà albanese, anche per i rapporti umani che si erano creati”.

“Sulla gestione Zeman, penso che sia un allenatore che abbia sempre lavorato bene, soprattutto sui singoli. Secondo me, comunque, il gruppo di quest’anno mi sembra più completo rispetto a quello della stagione scorsa.”

Il vostro cronista ha chiesto al mister emiliano se ha già un’idea di come schiererà in campo la squadra: “Come giocherà il mio Lugano? Ho in mente molte soluzioni. È vero, mi piace la difesa a tre: so che la squadra ha sempre giocato con i quattro dietro, e credo che partiremo con questa impostazione tattica, con i tre centrocampisti e due esterni, più o meno offensivi, oltre alla punta centrale. Cambieremo, e ci adatteremo anche agli avversari che ci troveremo davanti. La mia intenzione, comunque, è di dare una mia impronta alla squadra.”  

Chiude il presidente Renzetti“Tramezzani accetta la sfida. So che è una scommessa, ma il Lugano è una società che deve vivere anche di questo. Ringrazio Manzo per ciò che ha fatto, e rivendico, ancora una volta, di essere stato io quello che gli ha offerto una panchina nella massima serie. Paolo è un uomo che ha girato molto, e mi hanno sempre insegnato che questo è un aspetto positivo. Per Sadiku, posso dire che non voglio fare il passo più lungo della gamba: la volontà del giocatore è quella di venire, però ci sono valutazioni da fare anche in base del mercato in uscita. Abbiamo commesso tanti errori, in questi anni, ma abbiamo però conquistato la massima serie, l’abbiamo mantenuta, siamo andati in finale di Coppa svizzera: la società ha dei limiti, le cose non sono mai facili. Ma noi andremo avanti, per fare bene.”