A dicembre la Nazionale Femminile di calcio guidata da Antonio Cabrini si è diretta in Brasile dove ha disputato il “Torneo Internazionale di Manaus“, quadrangolare che la vedeva contrapposta alla Russia (prossima avversaria a Euro 2017), alla Costa Rica e alle padrone di casa del Brasile. La partecipazione è stata resa disponibile dalle società che hanno capito l’importanza di tale evento e hanno donato le loro giocatrici alla massima rappresentativa fermando momentaneamente i campionati senza lamentarsi (O Conte, where art thou?).
Grazie a questa collaborazione i portieri Alessia Gritti (Mozzanica), Katja Schroffenegger (Unterland Damen) e Ilaria Toniolo (Chieti), i difensori Elisa Bartoli (Fiorentina), Lisa Boattin (AGSM Verona), Sara Gama (Brescia), Elena Linari (Fiorentina), Cecilia Salvai (Brescia), Linda Cimini Tucceri (S. Zaccaria) e Giorgia Spinelli (Inter Milano), le centrocampistie Daniela Stracchi (Mozzanica), Aurora Galli (AGSM Verona), Alia Guagni (Fiorentina), Barbara Bonansea (Brescia), Alice Parisi (Fiorentina), Valentina Bergamaschi (Neunkirch Frauen), Elisa Mele (Brescia) e Valery Vigilucci (Fiorentina) e le attaccanti Patrizia Caccamo (Fiorentina), Melania Gabbiadini (AGSM Verona), Ilaria Mauro (Fiorentina), Martina Piemonte (AGSM Verona) e Azzurra Principi (S. Zaccaria) hanno potuto disputare quattro gare di altissimo livello.
Il primo ostacolo era la Russia che ritroveremo in Olanda tra qualche mese e i segnali sono stati subito positivi: concentrazione, personalità, possesso palla e tre gol (di cui uno dell’esordiente Bergamaschi) hanno suggellato un’ottima prestazione al netto degli errori dovuti all’acclimatamento. Subito dopo è stata la volta della Costa Rica e anche qui le ragazze di Cabrini si sono fatte valere segnando tre reti anche alle sudamericane al termine di una gara condotta all’attacco e senza mai andare in difficoltà.
L’ultima gara del girone vedeva le azzurre contro il Brasile padrone di casa: le due squadre avevano entrambe già la qualificazione in pugno per la finale ma hanno comunque disputato una bella partita restando fino all’ultimo in partita e dimostrando di poter mettere in difficoltà la nazionale Verdeoro fallendo il gol del pari a pochi minuti dalla fine e subendo la terza rete nel finale grazie ad una disattenzione della nostra difesa.
La finale, se possibile, è stata ancora più bella: la gara è finita 5-3 con il Brasile che ha dovuto faticare non poco per avere la meglio sulle Azzurre che hanno pareggiato ben due volte i conti con una Ilaria Mauro in forma strepitosa e con l’ultima rete subita da Debinha che non deve far pensare alla goleada. Ne siamo consapevoli noi e lo è anche Cabrini: “Il risultato è bugiardo e non deve indurre a pensare ad una partita dominata dal Brasile. Abbiamo fatto molto bene soprattutto nel primo tempo, poi abbiamo pagato caro alcuni errori commessi. C’è molto da lavorare sotto l’aspetto caratteriale, ma il torneo ha dato ottime indicazioni in prospettiva futura”.
Il calcio femminile italiano esce da questo 2016 in parte con le ossa rotte (Brescia e Verona già fuori dalla Women’s Champions League) ma ha davanti a sè un 2017 che lo vede impegnato con ogni sua nazionale (Under 17, Under 19 e Nazionale Maggiore) nelle finali degli Europei di categoria con avversarie in alcuni casi molto proibitive (Germania, Polonia e Inghilterra per l’Under 17 di Rita Guarino e Svezia, Norvegia e Serbia per l’Under 19 Femminile di Enrico Sbardella) ma con sfide sempre affascinanti e che sono sicuro potranno solo portare una crescita del movimento italiano. E in questo momento in cui anche il calcio maschile e lo sport generalista si sta accorgendo del calcio in rosa, Dio solo sa quanto le ragazze ne abbiano bisogno.
Forza Azzurre, buon 2017.