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Le conferenze stampa post EA7 Milano-Consultinvest Pesaro

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L’EA7 fatica tantissimo nella prima gara del 2017, ma riesce a spuntarla, nella volata finale, sulla Consultinvest Pesaro – autrice di un’ottima partita in casa della corazzata milanese.

Coach Piero Bucchi ha commentato così la sconfitta dei suoi:

“Abbiamo fatto una buona partita ovviamente. Sappiamo di aver giocato davvero bene, soprattutto in certi momenti della gara. Ottimo segnale da parte della squadra, che mi fa ben sperare in vista della gara della prossima domenica. Venire al Forum e provare a espugnarlo è davvero difficile, ma noi ci abbiamo creduto”; 

“Jones è già da diverse settimane che sta facendo bene, ma questa sera tutta la squadra ha fatto un’ottima partita. Abbiamo poi pagato qualcosa nel finale non potendo contare sulle lunghe rotazioni di cui dispone Milano. Molti miei giocatori sono arrivati all’ultimo quarto con il fiato un po’ corto”;

“La bassa autonomia di Jasaitis? Quest’estate ha avuto qualche problema e stiamo cercando di recuperarlo al meglio. Non riesce ancora a incidere per tutta la gara, ma il solo fatto di essere in campo dà alla squadra equilibrio su entrambi i lati del campo”.

Anche il coach dell’EA7 Jasmin Repesa è intervenuto dopo pochi minuti per commentare l’ennesimo successo casalingo in campionato della sua squadra. Queste le sue principali dichiarazioni:

“Mi aspettavo una partita molto tesa in avvio, e così è stato. Allo stesso tempo mi aspettavo una reazione dei ragazzi che è puntualmente arrivata. La sorpresa, in negativo, è stato invece il crollo fisico avuto tra fine terzo e inizio quarto periodo, momento in cui la gara doveva essere chiusa. In questo momento ogni successo per noi vale come l’ossigeno, questa sera era importante vincere e ci siamo riusciti”;

“Ci sono state tante cose che non sono andate come volevamo, io e il mio staff lavoreremo su questo. Ci serve trovare una serie di vittorie in fila per riportare un po’ di tranquillità nell’ambiente. Gli italiani hanno fatto bene, sia Fontecchio che Abass che Cinciarini. Qualcosa è mancato a tutti e tre però: la continuità per tutto l’arco della gara”.