Editoriali

El General, comandi

Il nuovo volto del centrocampo bianconero si chiama Tomás Eduardo Rincón Hernández. Arriva dal Genoa ed è il capitano del Venezuela. Ha passato gli ultimi due anni e mezzo coi Grifoni e un paio d’estati a giocarsi la Copa América.

Per chi non lo conosce è già un rimpiazzo. Doveva arrivare Witsel (che tutti vogliono e nessuno piglia, per ora) e invece hanno preso un rincalzo. Chi segue più spesso la Serie A, invece, sa della bontà dell’affare. Due milioni per il prestito più sei del riscatto obbligatorio sono la cifra giusta per un centrocampista 28enne nel pieno della carriera. In più ha quello che manca alla mediana juventina. Non ce ne voglia Sturaro, giocatore preziosissimo in fase di non possesso ma ancora relativamente giovane per gestire palloni roventi in match infallibili. El General, soprannome che qualcosa dovrà pur suggerirci, è un’altra cosa.

Inutile fare paragoni con campioni del passato. Rincón, al momento, è una mezz’ala fisica dotata di un’ottima tecnica. Centrocampista duttile in grado di giocare anche davanti alla difesa e, all’occorrenza, da esterno. La velocità non gli manca, soprattutto nei primi metri. Tanto meno la tenacia. Ha una media di 6,4 palloni recuperati per gara. In stagione ha già messo a segno due reti saltando un solo incontro e giocando 1394 minuti totali. È quello che si può definire, per antonomasia, un hombre vertical. La fascia da capitano col suo Venezuela se l’è guadagnata con 80 presenze e, da quelle parti, è praticamente un idolo.

Il suo carisma, in campo e fuori, lo ha portato fino a Torino. Serviva un giocatore pronto. A giocare. L’idea sempre più presente nella testa di Max Allegri sembra quella di passare definitivamente alla difesa a quattro con il trequartista. In quella posizione si è visto, a sprazzi, il miglior Pjanic della stagione e con Dybala-Higuaín in avanti serve una mezz’ala in più. Le partenze di Pogba e Vidal, se pur a distanza di tempo, hanno indebolito fisicamente la Juve in mezzo al campo. La tecnica di chi è arrivato successivamente ha mascherato per troppo tempo la mancanza di quella supremazia muscolare che fece fare la differenza nei primi anni di Conte.

Un paio di stagioni fa, a maggio, entrambi erano in campo contro il Barcellona. Qualcosa, evidentemente, è venuto a mancare nell’evoluzione di quella squadra che tanto fece bene in Europa. Rincón non sarà la soluzione a tutti i mali, ovvio. Gli manca anche quell’esperienza internazionale, o meglio, continentale, per renderlo un punto di riferimento all’interno di un undici come quello bianconero. Ma darà la possibilità di giocare stabilmente e con continuità con un uomo dietro le punte e due centrali difensivi. La BBC si potrà rivedere in caso di necessità, non di obbligata urgenza.

Un altro bel colpo per la Juventus che, in brevissimo tempo, ha soffiato alla Roma El General. Un mastino che non deluderà le attese ma stupirà i diffidenti.

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Eugenio Cignatta