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Messina-Reggina, le dichiarazioni post partita

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dalla nostra inviata allo stadio “Franco Scoglio” di Messina.

Come di consueto, i protagonisti della gara odierna, valida per la 21/a giornata del Girone C di Lega Pro, Messina-Reggina terminata col risultato di 2-0, si sono presentati in sala stampa per le dichiarazioni di rito a commento dell’incontro.

Il primo a presentarsi in sala stampa è stato il tecnico degli ospiti Karel Zeman: “La partita è stata, secondo me, abbastanza equilibrata. Il risultato fa male, è chiaro; noi non siamo stati abili negli ultimi minuti, poi c’è stata la rete, dovevamo stare più attenti. Nel primo tempo, abbiamo fatto una grande partita, ma abbiamo alzato troppo la palla; nel secondo tempo, invece, è mancato il mordente. Non ho capito perchè abbiamo allentato il ritmo, invece di aumentarlo; come padronanza del terreno di gioco però abbiamo fatto una discreta partita nel primo tempo e all’inizio del secondo. Non possiamo dare la colpa degli errori a uno solo e non voglio trovare giustificazioni; dovevamo fare meglio, la testa deve esserci anche quando andiamo in trasferta. Non so cosa deciderà la società adesso, ma serve un lavoro duro e intenso, con spirito di sacrificio“.

Poi, è stata la volta del tecnico peloritano Cristiano Lucarelli: “Sicuramente è stata una partita in cui ci siamo avvicinati molto agli obiettivi che chiediamo ai giocatori ogni settimana, quindi oggi siamo stati bravi. Purtroppo siamo stati anche un po’ sfortunati nel primo tempo e nel secondo tempo abbiamo pericolosamente arretrato il baricentro di 10-15 metri, quindi ho deciso di cambiare modulo. Milinković ha fatto una bellissima rete e sono contento perché molti hanno capito le mie parole di Siracusa. Quel giorno volevo fargli cambiare atteggiamento e ci stiamo riuscendo. Sono contento che abbiamo regalato un sorriso anche ai tifosi, bisogna però migliorare e fare un girone di ritorno più costante. Quando passiamo in vantaggio, le nostre caratteristiche vengono fuori; è chiaro che non è sempre facile sbloccare la partita, bisogna superare la fragilità emotiva. Sono contento di molti miei giocatori, ma non voglio ricorrere a determinate situazioni ogni volta per spronarli. Ho sempre difeso la squadra perché ha lottato, ma a Siracusa non l’ha fatto e mi sono arrabbiato per la prima volta. Non c’è un altro Milinković nelle altre squadre, speriamo di vederlo come oggi sempre. Quando la squadra è concentrata, è dura per tutti scontrarci“.