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Lugano, operazione Tramezzani: dubbi, prospettive e speranze

Marc Stephan / Shutterstock.com

Paolo Tramezzani, qualche giorno dopo. Come prevedibile, la tifoseria bianconera, anche se anestetizzata dalle feste incombenti, è abbastanza in fermento. Sulle pagine web dedicate, gli appassionati si sono divisi tra chi sostiene il presidente Renzetti, e chi ha preso atto della notizia con un certo scetticismo. In perfetto stile ticinese, insomma, polemiche e recriminazioni. Il pallone, purtroppo (o per fortuna?), ricomincerà a rotolare tra un mese e mezzo: e quindi, le discussioni sono destinate a continuare per un po’.

Quello che appare oggettivo è che, al di là di quanto accaduto in questi ultimi due mesi, e che ha pesato moltissimo nella vicenda, Manzo lascia una squadra in ottava posizione, e che non è mai stata all’ultimo posto. Conterà anche molto, per il futuro della squadra bianconera, cosa succederà nella finestra di mercato invernale e, soprattutto, se Alioski rimarrà o meno.

L’ala macedone, secondo indiscrezioni di stampa da parte del Corriere del Ticino, potrebbe continuare in bianconero sino a giugno: sicuramente, si tratterebbe di un elemento fondamentale per la corsa alla salvezza. Sia il procuratore del giocatore che Renzetti (almeno a parole) sono dell’idea che un trasferimento adesso non sarebbe del tutto positivo per il giocatore. Si è parlato, tempo fa, di un interessamento da parte del Basilea: ma la nostra sensazione è che si trattasse di pretattica. Tra l’altro, coi renani fuori dall’Europa, la vetrina sarebbe la stessa di Lugano: quindi, non avrebbe senso cambiare, perlomeno a nostro sommesso parere.

Il progetto Tramezzani, di sicuro, appare come una scommessa, al di là delle ovvie dichiarazioni di smentita da parte di tutte le parti interessate. Sicuramente, era il primo obbiettivo quest’estate, poi tramontato per scelta dell’ex giocatore di Inter e Tottenham, che aveva declinato l’invito. I dubbi, a tifosi e addetti ai lavori, però, restano. Il tecnico è alla prima esperienza da primo allenatore; viene da una selezione nazionale, e non da un club, e non ha mai neppure militato in una squadra svizzera.

Certo: il calcio si gioca, ovunque, undici contro undici, su un campo rettangolare, con un pallone e due porte. Tuttavia, abbiamo visto che anche il Maestro”, nella scorsa stagione, ha rischiato di pagare carissima la propria sottovalutazione di ritmi e tempi della Super League. Servirà umiltà, e grande capacità di ascolto: chi conosce il tecnico, dà però per scontato il possesso, da parte sua, di queste qualità.

Sicuramente vedere, il giorno dopo, che un certo Murat Yakın abbia deciso di accasarsi nientemeno che allo Sciaffusa, dà da pensare (sarebbe stato disponibile a venire in Ticino? Se lo chiedono, e a ragione, in tanti). Siamo, infatti, tra quelli che ritengono che il fattore conoscenza del calcio svizzero sia dirimente, a questi livelli. Dalla sua, “Trame” ha però competenze apprese anche all’estero, una buona capacità di comunicazione, e il fatto di avere seguito, con costanza, le partite dei vari campionati della Confederazione, per seguire i calciatori di origine albanese, allo scopo di convincere i più promettenti a optare per la nazionale del Paese delle Aquile. Uno di questi, è Armando Sadiku, ex Locarno e Lugano, centravanti titolare della nazionale albanese, attualmente in forza allo Zurigo, in Challenge League.

Renzetti, con grande abilità mediatica, gioca a fare il Constantin: “Lui vuole venire, è un grande estimatore del nostro allenatore: proveremo a portarlo in Ticino” ha dichiarato il massimo dirigente bianconero al microfono di Paolo Laurenti della RSI. “Il ragazzo sarebbe entusiasta, il nostro allenatore lo desidererebbe, e noi lo accoglieremmo a braccia aperte” ha aggiunto, concludendo“Dipende dallo Zurigo, se ritengono di avere bisogno di lui per il ritorno, o se preferiscono metterlo in vetrina in Super League per valorizzarlo maggiormente, in un’ottica di mercato. Ne riparleremo a gennaio, prima del ritiro.” Siamo dell’idea che, ai bianconeri, servirebbe maggiormente un uomo d’ordine in mezzo al campo, da affiancare a Sabbatini e Piccinocchi. Però, è anche vero che l’albanese è un nome che, a Cornaredo, potrebbe riportare un po’ di entusiasmo e ottimismo. Vedremo come andrà a finire.

Tramezzani, nel frattempo, prepara la trasferta spagnola del mese di gennaio. Il tecnico emiliano ha messo in agenda una serie di incontri con lo staff tecnico, e con quello medico, nei primi giorni dell’anno. La preparazione invernale, infatti, inizierà il giorno 5 gennaio, mentre la partenza per il ritiro di San Pedro del Pinatar (nelle vicinanze di Murcia) avverrà il giorno 12, da Orio al Serio. Prima della trasferta iberica, sarà disputata una partita amichevole; altre tre sono programmate in Spagna, più una il 28 gennaio, al rientro in Svizzera. Il debutto in panchina, in partita ufficiale, è invece fissato per sabato 4 febbraio, ore 20.00, al St-Jacob Park di Basilea.