ESCLUSIVA – I nuovi talenti: Francesco Deli
La nuova tappa nel nostro viaggio alla ricerca dei nuovi talenti della Lega Pro ci riporta nel girone C. Dopo il centrocampista della Fidelis Andria Antonio Matera e quello dell’Unicusano Fondi Ivan Varone è il turno di Francesco Deli, eclettico centrocampista offensivo della Paganese. Il calciatore classe 1994 è diventato un autentico punto fermo degli azzurrostellati, considerato che l’attuale stagione è la quarta consecutiva nella città di S.Alfonso Maria de’ Liguori.
Ciao Francesco. Innanzitutto presentati. Quali sono le tue caratteristiche tecnico-tattiche?
Sono una classica mezzala sinistra che agisce in un centrocampo a tre. Anche se da 2 anni vengo spesso impiegato come trequartista alle spalle di una o due punte e mi trovo bene anche in quel ruolo.
Come sta andando questa stagione dal punto di vista personale? E che obiettivi ti poni?
Dal punto di vista personale, sono partito molto bene. Ho subito realizzato 3 gol (contro Catanzaro, Messina e Melfi ndr). Poi, è vero, mi sono un po’ fermato ma mi sto riprendendo. Spero di poter continuare a dare una mano alla squadra e, egoisticamente, segnare quanti più gol possibili.
E l’obiettivo stagionale della Paganese? La stagione degli azzurrostellati è stata condizionata dal balletto sull’iscrizione?
Assolutamente sì. A causa del dilemma sull’iscrizione, siamo partiti in ritardo rispetto alle altre squadre. E, siccome la nostra condizione non poteva essere ottimale, a inizio stagione abbiamo lasciato punti importanti. Noi puntiamo alla salvezza ma sono sicuro che possiamo sperare in qualcosa di più. Possiamo essere da zona playoff.
Giochi oramai da diverse stagioni nel girone C di Lega Pro. Un giovane calciatore cosa guadagna nel giocare in questo raggruppamento?
Giocare nel girone C di Lega Pro ti fa abituare alla pressione. Questo raggruppamento, diversamente dagli altri, ha piazze e stadi importanti. E vi è in ogni gara una spinta del pubblico che non si trova negli altri gironi. Vi sono tante partite emozionanti e questo fa la differenza. Si cresce davvero bene a livello di pressione.
Quest’anno hai come compagni giocatori esperti come Pestrin, Reginaldo e Iunco. Cosa stai apprendendo da loro?
Si tratta di ragazzi fantastici che hanno portato nel gruppo tutta la loro esperienza. Danno sempre consigli importanti sia a me che agli altri miei compagni più giovani.
Da due stagioni il tuo allenatore è Gianluca Grassadonia. Come ti stai trovando col mister?
Per me, mister Grassadonia è uno dei più preparati che abbia mai incontrato. E’ un conoscitore di calcio e secondo me è già pronto per il salto di categoria.
A proposito di salto di categoria, quest’anno hai già assaggiato un pezzettino di Serie B svolgendo il ritiro pre-campionato con la Salernitana a Sarnano. Cosa ti è rimasto di questa esperienza?
E’ stata una bella esperienza, seppur breve. Spero comunque di ritornare in Serie B, è il mio obiettivo.
Ma non c’è stato proprio nessun spiraglio di poter continuare con la Salernitana, nonostante l’iscrizione della Paganese?
Guarda, una volta che è stata ufficializzata l’iscrizione della Paganese, la Salernitana non si è fatta più sentire e non si è fatto più nulla. Il mio obiettivo è, ripeto, comunque giocare in Serie B e sto lavorando per questo.
Una B da raggiungere anche in questa sessione invernale di mercato?
Per ora non ci sono stati contatti con alcuno in merito.