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Lugano, presentato Tramezzani: “Non vedo l’ora di cominciare”

Il nuovo allenatore del Lugano, Paolo Tramezzani, ha rilasciato le prime parole alla stampa, dopo la firma del contratto che lo legherà alla società di via Trevano per due anni e mezzo. ai microfoni della RSI, il 46 enne ha dichiarato: “Ringrazio la dirigenza per la fiducia, ho molta voglia di cominciare a lavorare. Sono una persona umile: però, partendo dal basso, e con sacrifici, sono arrivato a ottenere quello che mi ero prefissato. Sono sicuro che anche questa esperienza potrà essere positiva.”

Sul fatto di non aver mai allenato una squadra come prima guida, e di non aver neppure mai giocato in Svizzera, Tramezzani ha le idee chiare: “Conosco la realtà da cinque anni, a vari livelli: seguivamo, come nazionale albanese, diversi giocatori. Ho avuto modo di seguire molto bene le squadre, anche negli ultimi giorni.” Con Patrick Della Valle di Teleticino, l’allenatore ha invece parlato di una sua vecchia conoscenza“Con Mirko Conte (l’allenatore in seconda dei ticinesi – ndr)  ho giocato a Piacenza e nell’Inter. Lo conosco da quando era un bambino. Sarà un piacere riabbracciarlo. Da lui, e dal resto dello staff, mi aspetto un aiuto per introdurmi in questa realtà.” 

Il giornalista ha poi chiesto, al nuovo tecnico dei ticinesi, dei pareri sulle disposizione tattiche da lui preferite: “Premessa: dopo aver smesso di giocare, ho scelto d’imparare e di studiare. Sono stato all’estero, anche, per vedere cose diverse da quelle che avevo visto in Italia. La conclusione di questo percorso è stata convincermi che un allenatore deve adattarsi alla squadra che ha. Ai ragazzi chiederò di essere liberi: non mi piacciono idee e concetti prefissati. Naturalmente cercherò di plasmare un’organizzazione di gioco, lavorerò sulla fase difensiva; però, vorrei mettere in condizione tutti gli interpreti di esprimere le loro qualità. Non ho in mente, ora, un modulo preciso con il quale giocheremo.”

Gli obiettivi del nuovo tecnico sono chiari: “Puntiamo a salvarci, naturalmente. Ma mi piacerebbe essere contento, indipendentemente dal piazzamento finale. Vorrei essere soddisfatto per quanto riuscirò a trasmettere a questi giocatori. Questa è una squadra di qualità, ho visionato tante partite e ne sono convinto. Mi aspetta un impegno difficile: essere credibile, avere un buon rapporto personale col gruppo, e coi singoli. Nella mia esperienza da giocatore, ho avuto allenatori ai quali mi sono affezionato per la loro autorevolezza, e il loro carisma. Il tempo, per fortuna, è dalla mia parte, visto che avrò la possibilità di lavorare col gruppo un mese prima che inizi il campionato. Sarebbe stato molto più difficile se fossi arrivato a campionato in corso.”

Infine, il presidente Renzetti, apparso un po’ provato da queste ultime ore (ne avevamo scritto ieri)“Nessuna scommessa” ha dichiarato il massimo dirigente bianconero ai microfoni della RSI. “Tramezzani è stato voluto, è già da tempo che stavamo discutendo e valutando questa opzione. Gli ultimi giorni sono stati molto duri, non amo trovarmi in queste situazioni. Al nuovo tecnico chiedo di darmi l’energia giusta.”