Messina-Vibonese, le dichiarazioni post partita
dal nostro inviato allo stadio “Franco Scoglio” di Messina.
Come di consueto, i protagonisti della gara odierna, valida per la 19/a giornata del Girone C di Lega Pro, Messina-Vibonese terminata col risultato di 3-0, si sono presentati in sala stampa per le dichiarazioni di rito a commento dell’incontro.
Il primo a presentarsi in sala stampa è stato il tecnico degli ospiti Massimo Costantino: “Non è facile commentare. A chi guarderà il risultato finale sembrerà essere stata una partita a senso unico. Abbiamo fatto un’ottima gara e abbiamo accusato troppo il colpo dell’autogol. In più, le assenze di Sabato e Franchino e l’infortunio di Sicignano ci hanno messo in grossa difficoltà. Abbiamo tenuto bene il campo, nonostante tutto e e l’episodio del primo gol ha condizionato la gara: non meritavamo un passivo così rotondo. Secondo me, c’era un rigore per noi e, invece l’arbitro ha ammonito Saraniti per simulazione. Non voglio cercare alibi, ma Saraniti ha i segni dei tacchetti sullo stinco e, magari, col rigore per noi l’esito della gara sarebbe cambiato. Dobbiamo sùbito pensare alle prossime due partite e la gestione del dopo la lasciamo alla società che saprà come muoversi sul mercato. Oggi abbiamo fallito una tappa, ma a testa alta per quasi un’ora di gioco“.
Poi, è stata la volta del tecnico peloritano Cristiano Lucarelli: “Prima dell’autogol siamo stati troppo contratti: non ci riuscivano le giocate che avevamo preparato e, lo devo dire, giocare su questo campo inizia a diventare veramente difficile. L’autogol della Vibonese lo rende evidente così come fu il gol del Fondi contro di noi. Saremo costretti a preparare le partite in modo diverso: fuori casa in un modo e in casa faremo un calcio ‘pane e salame‘, uomo contro uomo e via. Nelle ultime tre partite siamo stati sconfitti dagli episodi, oggi, invece, uno ci ha spianato la strada e siamo stati bravi ad approfittarne. Tre punti importanti che ci fanno guardare con più fiducia al futuro. Io penso che la mia squadra sia forte e che per tutta una serie di situazioni non riesce a esprimersi come vorrebbe e come vorrei. Le cose che ha fatto una volta passati in vantaggio, le possiamo fare anche sullo 0-0. Noi siamo in grado di preparare la vittoria anche senza episodi favorevoli. Non voglio esaltarmi oggi così come non mi sono mai abbattuto dopo le sconfitte: c’è da lavorare e bisogna scindere sempre il risultato dalla prestazione, sia quando si perde che quando si vince“. E ancòra: “vorrei leggere un messaggio, me lo ha inviato una tifosa (Paola n.d.r.) che sta male e che, nonostante tutto, era allo stadio. Voleva che lo leggessi alla squadra per dare il meglio e sono felice perché ci siamo riusciti.”
Infine, ai microfoni si sono presentati David Milinković e Demiro Pozzebon. Il primo: “Sono contento per la prestazione, per gli assist e per il gol di Demiro. Per me è stato un periodo difficile perché andava tutto male. Spero che le cose migliorino e che da qui in poi arrivino più vittorie. Il mister mi ha aiutato tanto: somatizzo e vivo male la mancanza di risultati. Cercherò di aiutare al massimo la squadra e lavorerò intensamente ogni giorno per migliorarmi”. Il secondo: “Le voci di mercato non hanno influito e non mi interessano: è solo che tutto ciò si è agganciato a un brutto periodo. La mancanza di risultati e di prestazioni ci hanno messo in difficoltà. Quindi, non penso al mercato, sono a Messina e voglio dare il massimo qui. Oggi non era facile contro la Vibonese e il campo in condizioni pessime e le pressioni della piazza non rendono le cose più semplici. Dopo l’autogol la squadra si è sciolta e abbiamo dilagato. Oggi non festeggiava nessuno negli spogliatoi, stiamo pensando già alla gara col Siracusa. La maglia del Messina pesa tantissimo e una tifoseria splendida anche se poco numerosa rispetto ai tempi della Serie A. Ci vogliono le palle per stare qui. Dedico il gol alla squadra e ai miei compagni perché hanno bisogno di fiducia e morale“.