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La Premiata Ditta, dal 2008

Messi e Ronaldo. Ronaldo e Messi. Sempre loro, sempre in due, sempre sul tetto del mondo. Altri due anni e completeranno un decennio pazzesco: come loro nessuno mai, un dualismo che nella storia del calcio è da considerarsi unico nel suo genere.

Notizia recentissima, il quarto pallone d’oro di CR7. Uno dalla personalità talmente forte da identificare la propria persona in un marchio, conosciuto e consacrato in tutto il mondo. L’altro, Messi, un po’ meno carismatico, ma forse addirittura più tecnico. Entrambi, col cervello che arriva prima di tutti gli altri sull’azione, e con i neuroni che vanno più veloci rispetto a quelli di tutti i loro colleghi. L’argentino, consacrato con cinque palloni d’oro dal 2008 a oggi. I rimanenti, tutti del portoghese.

Di loro, ha sentenziato Fabio Capello in una recente intervista rilasciata ad AS: “Ronaldo? Un fenomeno. Messi? Un genio”. Probabilmente è così: perché la differenza tra i due, se c’è differenza, va trovata in quel quid di genialità di cui gode la pulce, e che CR7 compensa con un’atletismo fuori dal comune. Capace di saltare e rimanere in aria per, quanto?, cinque secondi, Ronaldo? Messi, in grado di farti sparire il pallone e farlo riapparire a due metri di distanza.

Dal 2008, dunque, sempre loro due. Una sfida continua, ma non eterna perché tempus fugit, e prima o poi torneranno umani, entrambi. Quest’anno l’ha spuntata Cristiano, per via di una stagione meravigliosa, condita dall’undicesima Champions del Real Madrid e dalla prima vittoria del Portogallo agli Europei. L’anno prossimo? Nuova sfida, e per quanto gli altri proveranno a farsi sotto, sembra che, ancora una volta, tra i due contendenti non ci sarà spazio per un terzo che gode.