Il primo a parlare è Vincenzo Esposito, che riconosce i meriti degli avversari e mette in evidenza i punti deboli della propria squadra, indicando i prossimi obiettivi da raggiungere:
“Credo che abbiamo iniziato la partita nel modo corretto e con l’approccio giusto ma, nel momento in cui sono arrivate le prime difficoltà ed è aumentata l’intensità difensiva dell’Orlandina, siamo tornati la squadra che fuori casa fa fatica. Per vincere in campo ostile bisogna continuare a giocare con costanza; a casa, con l’aiuto del pubblico, è più semplice rimediare agli errori, fuori casa bisogna reagire alle difficoltà con intelligenza. In trasferta siamo una squadra totalmente diversa rispetto alle partite casalinghe. Dobbiamo lavorare mentalmente soprattutto su questo. Oggi abbiamo vinto due quarti su quattro, il primo e il terzo, che di solito sono i periodi fondamentali. Adesso li farò lavorare con l’obiettivo di fargli giocare un altro tipo di gara; gli sbagli o le reazioni fanno parte del calderone degli errori, ma bisogna lavorare mentalmente, il salto di qualità si fa reagendo in ogni occasione nella maniera giusta per la squadra. L’arbitro può sbagliare, ma non si può cambiare il suo verdetto, si deve tornare indietro e difendere, aiutando la squadra. Ora, come ho già detto, dobbiamo lavorare e ripartire“.
Poi, è il turno di coach Gennaro Di Carlo, che compie una breve analisi della gara e dello stato attuale della squadra. Le sue parole:
“La partita è stata, a mio avviso, più dura di quanto possa sembrare. A differenza di altre volte, credo che fino al terzo quarto la fluidità del nostro attacco non fosse perfetta; l’avanzata è giunta dopo le due bombe consecutive di Fitipaldo. Voglio fare una menzione particolare per Tepić, che si sta sacrificando, giocando in un ruolo che non è il suo, e lo sta facendo con grande abnegazione e voglia di aiutare la squadra. Prima della gara ho detto che avrei voluto un’Orlandina che realizzasse più azioni di pallacanestro e così è stato. Abbiamo fatto un passo avanti fondamentale in classifica. Stojanović ha giocato una partita molto buona, c’è piena fiducia in lui. Le prestazioni per la sua età possono o meno arrivare, me deve impegnarsi e crescere; oggi ha dimostrato forza e potenziale. Sono soddisfatto della qualità caratteriale dei ragazzi di quest’anno, sono un grande team e i giocatori di esperienza stanno aiutando molto i più giovani. Laquintana sta migliorando ogni giorno (lo stesso vale per Perl), in allenamento fa roba paurosa e ha una conoscenza della pallacanestro al 100%. Bisogna avere la forza di sostenere questi ragazzi, perché sono giovani e possono sfiduciarsi facilmente. Ora devono lavorare e allenarsi. Adesso Sassari diventa «la partita» per questa prima fase di campionato. Noi siamo partiti come «i più scarsi d’Italia», abbiamo dimostrato le nostre capacità e, vincendo sabato, possiamo raggiungere un obiettivo che fino ad agosto era impensabile”.