Da questa settimana, proveremo a raccontare le vigilie delle partite del Lugano, in Super League svizzera, attraverso gli occhi di due tifosi ticinesi. C’è dentro un po’ di tutto: Loris e Matteo parlano (e parleranno) con le voci degli appassionati raccolte su internet, e rispecchieranno anche, talvolta, le opinioni del vostro cronista. Ci prenderemo qualche piccola licenza sulla grammatica, in ossequio a elvetismi e dialettismi vari, per rendere i dialoghi più credibili. Ci auguriamo che la novità sia gradita ai nostri amici che ci seguono dalla Penisola e da oltreconfine. Buona lettura!
L’inverno deve ancora arrivare, in Ticino. L’aria è frizzante; ma al sole, sul terrazzino del bar di Cornaredo, che dà sul campo, a fine mattinata, si può stare anche senza giacca. “Ueh Loris, hai visto i nuovi orari del treno? Lugano-Zurigo in 2 ore e 8 minuti, con la nuova galleria di base. Dai che andiamo a vedere il Lügan col GCZ del Tami.” “Ma si, Matteo, facciamoci questa trasferta. Ma te, cosa dici? Il Renzetti lo caccia via il Manzo, o è tutta scena?”
Matteo sorseggia l’aperitivo fresco: “Io dico che resta. Serviva dare una scossa all’ambiente: secondo me, stanno giocando al poliziotto buono e a quello cattivo. Sul fatto che l’Angelo (Renzetti – ndr) voglia bene alla squadra, ci metto la mano sul fuoco. Il Manzo è uno, anche lui, che c’ha un cuore grande così: lunedì sera il Sciarini ha fatto vedere su Teleticino che, dopo il pari col Thun, el dava föra de matt. E poi, secondo me, c’ha con lui i tifosi e lo spogliatoio.”
Loris non è convinto del tutto: “Si, è sanguigno il Manzo. Forse troppo: secondo me, l’Angelo c’ha ragione. In panchina bisogna stare più calmi.” Matteo non si scompone più di tanto: “Anche il Fischer ha fatto il fenomeno, quando sono venuti a giocare qua. Hanno visto tutti, e nessuno ha avuto niente da dire. Poi, si deve stare più tranquilli: adesso lo ha detto il Renzetti, e vedrai che tutti si adeguano. È come dico io: il poliziotto buono, e quello cattivo: come quando ti ferma la Cantonale per strada. Poi, col mio genero badolla (italiano in slang ticinese – ndr), fanno i cattivi tutti e due!”
Loris sembra più convinto: anche a lui Andrea Manzo piace. “Non è male: ha dato una fisionomia alla squadra. Ha anche avuto sfortuna negli ultimi tempi. Poi è modesto, lavora senza fare scena, mica come il tuo amico Zeman, che ne diceva su una carretta ai giocatori coi giornalisti, e poi ha preso 17 gol in tre partite. Che meno male che l’Ancillo (Canepa, presidente dello Zurigo – ndr) ha cacciato via il finlandese (che a me stava qua dai tempi di Istanbul, e di quella finale maledetta) che mancavano due giornate alla fine. Sennò, col Forte in panchina da prima, si salvavano. Sono andato a vederli col Chiasso: hanno vinto giocando con una gamba sola.”
Toccate tutto, ma non il boemo a Matteo: “Il Maestro ci ha tenuti in Super League. Comunque, io sono fiducioso: ci vorrebbe una serie di coincidenze pazzesche, per essere ultimi domani sera. Se giocano bene, e non perdono, sono convinto che il Manzo rimane. Poi magari sbaglio, ci mancherebbe. Fossi l’Angelo però, starei più abbottonato in televisione. Comunque, ci mette soldi e passione, e quello non lo può negare nessuno. Dai, Loris: guarda gli orari del treno per domani!”