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La lotta-salvezza, un mini-torneo nel torneo

Mai come quest’anno le ultime classe avevano raccolto così pochi punti fino a questo momento della stagione. Basti pensare che lo scorso anno, alla vigilia della sedicesima giornata, la quartultima era il Palermo con i suoi 15 punti in saccoccia. E, dietro i rosanero, solamente l’Hellas Verona non aveva raggiunto la doppia cifra. Il campionato era più livellato, visto che il nutrito gruppo di squadre fuori dalla zona calda – Sampdoria, Genoa e Bologna – avevano comunque una sola lunghezza di vantaggio dalla zona pericolosa.

Quest’anno c’è stata una netta inversione di tendenza. Intanto perché la quartultima, l’Empoli, ha racimolato solo dieci punti, ben cinque in meno del Palermo dello scorso anno. E poi perché nessuna delle tre invischiate nella lotta ha raggiunto la doppia cifra. Anzi, il Pescara è addirittura privo di vittorie sul campo, visto che l’unica è avvenuta per decisione del giudice sportivo.
Che vi sia stato un abbassamento della qualità, soprattutto a livello di formazioni “pericolanti”, è indubbio. Ricercarne i perché è un esercizio interessante ma non semplicissimo.

I gol fatti, intanto. Nella stagione 2013/14 e 2014/15 la somma delle reti delle ultime quattro era stata rispettivamente di 59 e 56 reti. Una quantità certamente non eclatante, tuttavia accettabile. Lo scorso anno la quota è scesa a 50, fino ai 42 gol attuali. Certo, molto dipende dall‘asfissia dell’attacco dell’Empoli, autore di sole 7 realizzazioni, ma è chiaro che non può dipendere solo da questo. Anche le altre squadre stanno segnando col contagocce, schiave delle loro difficoltà offensive.

Ma anche la qualità complessiva delle rose è diminuita sensibilmente. Lo stesso Empoli ha dovuto rinunciare a calciatori importanti come Tonelli, Paredes e Zieliński, non riuscendo a trovare nei loro sostituti quei giocatori in grado di fare la differenza. Anche il Palermo, l’altra sopravvissuta dello scorso campionato, ha perso qualcosa in termini di qualità, oltre ad aver palesato gli stessi problemi di sempre a livello di conduzione tecnica. Pescara e Crotone hanno pagato lo scotto del primo campionato di A, con rose che in questo momento si sono rivelate poco pronte.

Da questo momento comincerà un vero e proprio mini-torneo nel torneo. Un campionato a parte, per ciò che si può prevedere. Nel quale è difficile, anche se non impossibile, che possano rientrarvi anche altre squadre. Ma che per ora coinvolge solo Empoli, Pescara, Palermo e Crotone. E cominceranno, inevitabilmente, gli scontri diretti. Già stasera vedremo chi, tra Pescara e Crotone, potrà ambire più dell’altra alla permanenza in A. In questo campionato, in cui la quota-salvezza sembra essere ridimensionata di molto, basta davvero un’inezia per cullare sogni di gloria. O per cadere definitivamente nel baratro.