Il Rostov vuole continuare a sognare
Se qualche mese fa avessero detto a qualcuno del Rostov che si sarebbero giocati ai primi di dicembre l’Europa League, peraltro con due risultati a disposizione, in pochi ci avrebbero creduto. Una campagna europea inaspettamente esaltante, ma non di certo immeritata: il Rostov, pur con problemi finanziari e organizzativi non da poco, soprattutto ad agosto, nella fase cruciale della stagione, ha costretto gli scettici a rimangiarsi tutti i dubbi.
Basti pensare al presidente del CSKA, Evgenij Giner, che definì i gialloblu non all’altezza della sua compagine per rappresentare la Russia nella massima competizione europea per club: effettivamente il Rostov ha tenuto fede a queste parole, non riuscendo a tenere il passo di un CSKA a tratti ridicolo in un girone non così probante. Nonostante ciò, Cesar Navas e soci arrivano ad Eindhoven, dove si giocheranno in un vero e proprio spareggio l’Europa League, con un piccolo rammarico: nemmeno la splendida vittoria con il Bayern Monaco garantisce il terzo posto, in virtù del 2-2 della gara d’andata con gli olandesi, dove i russi avrebbero meritato di portare a casa l’intera posta.
Ma la squadra guidata sulla carta da Danilyants e nella pratica da Berdyev non teme nessuno, soprattutto in Benelux: Anderlecht e Ajax, schiantate ai preliminari, ne sanno qualcosa. Certo, la squadra ora è giocoforza stanca, nonostante l’ampio turn over effettuato con Zenit e soprattutto Ural, ma stasera non ci sarà spazio per nessun alibi; il Rostov ha dimostrato di non essere una meteora e vuole continuare a sognare. Sarebbe un risultato eccezionale per loro, ma anche per tutto il movimento calcistico russo.