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ESCLUSIVA – Franko Bushati e la sua Brescia

Nazionale albanese (nato a Tirana), cresciuto nella Stella Azzurra Roma, è alla corte della Leonessa che Franko Bushati – guardia di 191 cm – trova il suo grande amore. Dopo aver giocato a Brescia dal 2010 al 2012 e nel 2013/2014, all’inizio della stagione 2015/2016 torna per la terza volta a indossare la maglia bresciana. Sarà l’anno della svolta: Bushati e compagni vincono il campionato di A2 e Brescia viene promossa in A1 dopo ventotto anni. Oggi, in questa stagione da neopromossa, i ragazzi di Andrea Diana sono 10° a quota 8 punti, ma in uscita da tre importanti vittorie – contro l’Enel Brindisi, nel derby con Varese e contro i vice campioni d’Italia di Reggio Emilia. Domenica alle 18:15 Brescia sarà impegnata sul difficile campo di Caserta e noi abbiamo colto l’occasione per scambiare quattro chiacchiere proprio con Franko Bushati, parlando della sua Brescia, del campionato di Serie A Beko e anche di calcio (la sua altra grande passione).

Partiamo subito facendo un passo indietro: campionato 2015/2016 – al termine di una stagione lunghissima riuscite a prevalere sulla Fortitudo Bologna in gara 5 delle finali scudetto, dove tu chiudi come top scorer di serata con 18 punti. Come commenti questo vostro successo?

È stata una stagione bellissima e un’emozione fantastica. Il campionato è stato davvero lungo, i playoff interminabili – siamo arrivati sempre a gara 5 – ma la città c’è stata accanto e ci ha fatto sentire sempre il suo supporto, soprattutto nella post season. Aver portato tutte quelle persone a Scafati per gara 5 è stato incredibile. Vincere il campionato è sempre bellissimo e riuscirci a Brescia, per la seconda volta, per me è stata una gioia enorme che ho realizzato solo diverse settimane dopo la fine della stagione, perché sul momento non mi rendevo neanche conto di quello che avevamo fatto.

Con la città di Brescia hai un legame speciale?

Assolutamente sì. Per me vincere qui ha un sapore diverso, ho cambiato tante squadre ma Brescia è rimasta sempre nel mio cuore, lo testimoniano i tanti anni trascorsi qui e i tanti traguardi raggiunti: sono il giocatore con più presenze, ho vinto la serie A dilettanti, la Serie A2 e ora ho esordito in Serie A con questa maglia. Con questa città ho sicuramente un feeling particolare, la gente mi apprezza e mi ha sempre apprezzato nonostante non sia una persona molto espansiva, anche sui social sono poco attivo, a me piace essere giudicato per quello che faccio in campo. Quando gioco io do sempre tutto e con la gente di Brescia, così come con la società e la proprietà, ho un rapporto particolare.

Quali sono gli obiettivi stagionali della Germani Basket Brescia e di Franko Bushati? Cercare una salvezza tranquilla o si può sognare anche più in alto?

Essendo noi una neopromossa, l’obiettivo dichiarato dalla società e da tutti è quello di mantenere la categoria, ovviamente cercando di far avvicinare sempre più gente al palazzetto e quindi cercando di proporre una buona pallacanestro. Sognare non costa nulla, ma cerchiamo di mantenere i piedi per terra. Noi puntiamo alla salvezza, poi con il passare del tempo vedremo se si potrà fare qualcosa in più.

Sappiamo che oltre alla pallacanestro sei un grande appassionato di calcio e quindi abbiamo scelto di chiudere questa breve intervista con una domanda sul gruppo di Mister Brocchi. Il Brescia calcio sta alternando ottimi risultati a battute d’arresto piuttosto pesanti – come le due sconfitte subite per 4-0 a Benevento e Chiavari – dando però davvero tanto spazio a ragazzi giovani come Minelli, Coly, Bisoli, Ndoy e tanti altri. Pensi che il Brescia possa togliersi già delle soddisfazioni quest’anno o che sia solo una stagione di crescita per un progetto più a lungo termine?

Sì, a me piace definirmi un baskettaro calciofilo. Sono un grande milanista, ma sono un amante del calcio in generale. Seguo molto il Brescia e quando posso vado in curva a tifare con gli amici. Il gruppo di quest’anno mi piace molto perché nello spogliatoio ci sono sia ragazzi giovani che presenze importanti come l’airone, Andrea Caracciolo, che qui a Brescia è un’istituzione. Stanno facendo molto bene con un mister giovane come Cristian Brocchi e sono convinto che si toglieranno delle grossi soddisfazioni da qui alla fine del campionato. Si vede che sono un ottimo gruppo, fanno un calcio molto veloce e aggressivo, davvero divertente da seguire. Potranno subire qualche sconfitta pesante come accaduto poche settimane fa a Benevento, ma è normale in un gruppo giovane come questo.

IL CALENDARIO DELLA DECIMA GIORNATA
Varese – Cantù
sabato ore 20:30
Avellino – Venezia domenica ore 12:00
Cremona – Pesaro domenica ore 18:15
Pistoia – Torino domenica ore 18:15
Trento – Milano domenica ore 20:45
Brindisi – Sassari domenica ore 18:15
Caserta – Brescia domenica ore 18:15
Reggio Emilia – Capo d’Orlando lunedì ore 20:45