Lega Pro, il punto sulle toscane
Siamo giunti quasi al termine del girone d’andata e, anche per le squadre toscane impegnate in Lega Pro, si cominciano a tracciare i primi bilanci provvisori. L’ultimo turno ha messo in campo ben due derby: il Livorno è stato bloccato in casa da un coriaceo Pontedera, capace di mantenere il vantaggio fino al 75′, mentre la Lucchese ha offerto una prova convincente al cospetto di una Pistoiese troppo fallosa e poco incisiva. Certamente dallla nutrita truppa toscana ci si aspettano dei piazzamenti in zona play-off, anche se alcune formazioni sono partite con il chiaro intento di mantenere la categoria.
Il Livorno, retrocesso lo scorso anno dalla B, partiva con i favori del pronostico ma si è dovuto scontrare con la dura realtà della Lega Pro. I ventisei punti fin qui messi in cascina non sono pochi, ma non bastano per insidiare il primo posto incontrastato dell’Alessandria. La squadra di Foscarini è reduce dal pareggio interno contro il Pontedera, ottenuto tra l’altro nei quindici minuti finali. Capitan Luci guida una squadra che può contare su elementi di valore e di esperienza, quali ad esempio Vantaggiato, Bergvold e Cellini.
Appaiato alla squadra amaranto troviamo l’Arezzo di Sottili. A chi non conoscesse il suo modo di giocare, potrebbe sembrare strano vedere la squadra aretina lottare per il terzo posto. Invece l’Arezzo sta convincendo la critica, soprattutto sul piano del gioco. È sì reduce da un pareggio e una sconfitta, ma ha tutte le carte in regola per continuare a cullare il sogno play-off.
Al nono posto in classifica troviamo una Lucchese rinvigorita dalla vittoria ottenuta nel derby contro la Pistoiese. L’undici di Galderisi sembra aver individuato la strada giusta e ha trovato in Forte (vice-capocannoniere del torneo) e Terrani due calciatori in grado di fare la differenza. Non a caso sono stati proprio i due attaccanti rossoneri i giustizieri della Pistoiese.
Chi invece sembra ancora una incompiuta, è la Robur Siena. I bianconeri sono capaci di grandi cose e nelle gare disputate con i corregionali fin qui ottenuto l’invidiabile bottino di quattro vittorie, un pareggio e una sola sconfitta. Ma sono mancati di continuità, dote fondamentale per fare il salto di qualità in un girone così impegnativo.
La Carrarese è l’immediata inseguitrice dei senesi. Non è certamente partita con l’idea di fare un campionato di vertice a tutti i costi, ma semmai quello di ottenere una salvezza tranquillissima, senza patemi. E per ora la Carrarese ci sta riuscendo, anche se nelle ultime due trasferte non ha racimolato punti.
C’è poi la Pistoiese. La formazione arancione è composta da elementi di valore, soprattutto nel reparto avanzato. La squadra allenata da Remondina, ex tecnico della Carrarese, è una di quelle che ha collezionato più pareggi in assoluto, ben sette. Come detto in precedenza, è reduce però dalla brutta sconfitta nel derby contro la Lucchese che ha messo a nudo le sue maggiori difficoltà, soprattutto in fase difensiva.
Nella parte calda della classifica, in piena zona play-out, si assesta il Tuttocuoio. La squadra di Fiasconi non segna molto, ma è una compagine estremamente giovane. Costruita in estate per ottenere una salvezza – che anche questa stagione avrebbe del miracoloso, visto che si tratta di una piccola realtà del panorama calcistico toscano – sta procedendo per gradi ma con bene in testa l’agognato obiettivo stagionale.
È la volta quindi del Pontedera. Gli uomini di Indiani hanno patito un periodo di grossa crisi, culminato con la sconfitta interna proprio con il Tuttocuoio. Gli ultimi tre risultati utili (due vittorie e un pareggio) fanno ben sperare sulla ripresa di una squadra che gli anni scorsi aveva dimostrato di saper ben figurare. L’attacco si appoggia quasi completamente sulle spalle di Claudio Santini, calciatore poco conosciuto perché proveniente dalla D, ma finito quasi sempre nel tabellino dei marcatori: metà delle reti realizzate dai granata sono proprio sue.
Infine, il Prato. I biancazzurri avevano stuzzicato la fantasia dei propri tifosi andando a prelevare, tra gli altri, elementi di spicco quali Antonini e Tavano. Ma le cose non sono andate bene fin dal principio: le sole due vittorie conquistate lo relegano all’ultimo posto in classifica, in coabitazione con la Racing Roma. I pratesi hanno già cambiato tre allenatori: ha cominciato la stagione Acori, a cui è subentrato Malotti, il quale è stato però sostituito da Monaco. Il modo e il tempo di recuperare ci sono, ma ci deve essere al più presto la sterzata giusta.