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Rugby, Test Match in archivio col ko azzurro contro Tonga

Foto per gentile concessione Media Bin FIR

Il ko all’ultimo minuto contro le Isole Tonga non cancella la soddisfazione di un novembre da protagonisti. È stata un’Italia grande, forte nelle sue certezze e pragmatica nell’ovviare a certe mancanze.

La vittoria contro il Sudafrica, prima affermazione della Nazionale contro una delle tre grandi dell’Emisfero Sud, può segnare il cambiamento di un’epoca, ispirando fiducia e carattere a un gruppo reduce da un periodo non troppo sereno sotto la gestione Brunel.

Conor O’Shea, tecnico irlandese dalla grande esperienza nel campionato inglese, non è un mago né un demiurgo; lavora con ciò che c’è, lima, al massimo motiva, fa ricaricare le pile. Soprattutto, è ambizioso: non vuol fare il passo più lungo della gamba ma neanche partire sconfitto. Battuto. Non vuole, insomma, partire per prenderle il meno possibile: ci sarà sempre chi è più forte ma l’Italia ha da concentrarsi sulle sue forze, studiare l’avversario ed entrargli nella testa.

La sconfitta di sabato a Padova, arrivata in extremis davanti a 18 mila spettatori, certo accende un campanello d’allarme. Troppe volte negli ultimi anni gli azzurri sono inciampati contro le squadre isolane, perennemente in trasferta eppure abituate ad adattarsi a contesto e partita.

Foto per gentile concessione Media Bin
Foto per gentile concessione Media Bin

C’è da sperare che il 17-19 dell’Euganeo sia figlio dell’assenza di Parisse e della stanchezza, più che della pancia piena di una squadra che sazia non deve mai sentirsi: troppi gli schiaffi presi nelle ultime finestre internazionali, troppe le montagne da scalare nel Sei Nazioni e nei confronti intercontinentali.

ITALIA-TONGA 17-19
Arbitro: John Lacey (Irlanda)
NoteSpettatori: 18.125