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Genoa, un pomeriggio da sogno: la Juve crolla 3-1 al Ferraris

Reduce dalle fatiche di Coppa, la Juventus di Massimiliano Allegri cerca al Ferraris di Genova tre punti che restituiscano ai bianconeri i sette punti di vantaggio sul Milan erosi nell’anticipo dalla vittoria dei rossoneri a Empoli. Contro ogni pronostico però, il Genoa travolge la Juventus, e le strappa tre punti entusiasmanti grazie a un primo tempo da manuale del calcio: la doppietta di Simeone e l’autogol di Alex Sandro mettono al tappeto la Vecchia Signora in appena 30 minuti di gioco, con Pjanić a trovare la rete della bandiera ospite solamente al minuto 82.

Forse provata e deconcentrata dopo il successo di Siviglia, la Juventus del primo tempo del Ferraris è rappresentabile da una sola parola: sconcertante. I bianconeri patiscono da subito i ritmi infernali impressi alla gara dai padroni di casa: è solo il 3′ minuto quando Bonucci, lezioso e inappropriato, cerca un disimpegno di tacco che arma invece la ripartenza vincente dei liguri, in gol con Simeone dopo tre salvataggi miracolosi sulla linea di porta. Soffocati dal pressing genoano, e sorpresi dai continui cambi di fronte del Genoa, i bianconeri non riescono a reagire, e anzi subiscono il 2-0 al 13′ con Lazović che ubriaca Alex Sandro, e pesca dal lato corto dell’area la testa di Simeone che realizza ancora. Sulle ali dell’entusiasmo i rossoblù sfiorano il 3-0 con Rigoni su un’altra dormita della difesa juventina, prima di trovarlo al 28′ con la sfortunata autorete di Alex Sandro sugli sviluppi di corner. Frastornata, la Juve cerca di riordinare le idee, ma l’unico spunto pericoloso dei bianconeri è un traversone basso di Mandžukić dal fondo, sul quale Izzo chiude egregiamente: all’intervallo, Genoa-Juventus 3-0.

Nel secondo tempo il copione della gara è naturalmente diverso, con il Genoa che cerca di contenere le sfuriate ospiti forte del vantaggio di tre reti, non disdegnando di pungere in contropiede. I ragazzi di Allegri scendono in campo con piglio più deciso, ma debbono fare i conti con la granitica disposizione difensiva del Genoa, che difatto limita al minimo gli interventi di Perin, mentre al 58′ in contropiede Simeone sfiora il poker. La pressione bianconera si intensifica nell’ultimo scorcio di gara, con la Juventus che in 10 contro 11 per l’infortunio a Dani Alves a sostituzioni esaurite tiene in ansia costante la retroguardia genoana, e trova all’82’ con Pjanić il gol della bandiera su calcio di punizione. Il forcing finale juventino, di inerzia, non produce però risultati concreti dopo il gol del bosniaco: a Marassi, trionfa il Genoa 3-1.

GENOA-JUVENTUS 3-1 (3-0)

Genoa (3-4-3): Perin 6; Izzo 7, Burdisso 7.5, Muñoz 6; Lazović 7 (67′ Edenilson 6.5), Cofie 6, Rincón 7.5,  Laxalt 7.5; Rigoni 7.5 (87′ Gakpé sv), Simeone 7.5, Ocampos 6.5 (88′ Biraschi sv). A disp.:Lamanna, Zima, Fiamozzi, Gentiletti, Ntcham, Ninković, Pandev. All.: Jurić 8.
Juventus (3-5-2): Buffon 5.5; Lichsteiner 5.5 (53′ Higuain 6), Bonucci 3 (33′ Rugani 6), Benatia 4; Dani Alves 4.5, Khedira 5.5 (71′ Sturaro 5.5), Hernanes 4.5, Pjanić 5.5, Alex Sandro 5; Cuadrado 5, Mandžukić 6. A disp: Audero, Neto, Evra, Chiellini, Marchisio, Asamoah, Kean.All.: Allegri 4.5.
Arbitro: Mazzoleni di Bergamo.
Marcatori: 3′ e 13′ Simeone (G), 29′ aut. Alex Sandro (J), 82′ Pjanić (J).
Note – Ammoniti: Rincón, Cofie, Biraschi (G); Cuadrado, Sturaro (J).