Sconfitta pesante, quella del Lugano nel Principato del Liechtenstein: pesante nel punteggio, per la classifica (il Vaduz è ora a un solo punto di distacco) e, soprattutto, per il morale: la squadra bianconera non vince, infatti, dal 22 settembre e, con questa, è alla quarta sconfitta consecutiva. Aggiungiamoci l’eliminazione dalla Coppa svizzera a opera dell’Aarau di Schällibaum, e il quadro è completo.
E pensare che i ticinesi erano partiti bene, mostrando voglia e autorevolezza, costruendo almeno un paio di palle gol nitide, sventate dal portiere avversario. Poi, al 36′, la svolta dell’incontro: Aguirre, già ammonito, è stato visto dal quarto uomo mentre colpiva un avversario, a palla lontana. Ricevuta la comunicazione, l’arbitro Alain Bieri non ha esitato a mostrare il cartellino rosso all’attaccante sudamericano.
Da quel momento in poi, la situazione è precipitata: i padroni di casa, in superiorità numerica, hanno cambiato registro, e dopo essere andati vicino al gol sul finire della prima frazione (traversa di Zarate al 44′), hanno trovato la rete nella ripresa, al 47′, grazie a una sassata di Kukuruzović, deviata in modo probabilmente decisivo da Rouiller. Da lì in poi la partita, per i ragazzi di Contini, è andata in discesa: il Vaduz ha infatti trovato il raddoppio con Mathys al 62′, manco a dirlo su palla ferma (calcio d’angolo). La reazione del Lugano si è concretizzata col 2-1, segnato da Mariani al 73′. Poi, dopo la rete del pareggio clamorosamente fallita da Alioski (che ha concluso, malamente, da posizione non facilissima, ignorando Rosseti in posizione molto favorevole), i ticinesi sono stati travolti da altre due reti di Mathys (75′ e 90′) e di Hasler (88′).
A fine partita, un Renzetti furioso ha sfogato la propria delusione ai microfoni di Luca Sciarini di Teleticino (“Sono delusissimo, è mancata umiltà da parte di tutti. L’allenatore, con me in tribuna, si stupiva del fatto che i giocatori non seguissero le istruzioni ricevute. Ma mi domando: chi gli deve insegnare cosa fare? Sono stufo, prenderò dei provvedimenti!”).
Più tardi, raggiunto telefonicamente da Nicolò Casolini della RSI, è stato ancora più duro: “Ho parlato con squadra e staff, e ho detto ciò che penso. Questa è una squadra che dimostrato di poter stare tranquillamente a metà classifica, e certi comportamenti non sono tollerabili. Ad Alioski ho detto che anche io sono stato un calciatore, e so che a volte pensi di essere arrivato, e che ti riesca tutto. Ma, in questo modo, fai più di quello che dovresti fare, e questo va a discapito della squadra.”
“Staff e giocatori sono tutti amici, e può essere un bene, se le cose funzionano. Quando girano male, invece, succede che tutti abbiano un alibi, tutti pensino di essere al sicuro, e si finisce per avere comportamenti che definisco mancanza di rispetto. Per esempio, è una vita che si allenano solo una volta al giorno, iniziando alle 11 del mattino. Oggi, due episodi, secondo me, hanno fotografato la situazione: Aguirre, che si è fatto espellere con un gesto inqualificabile e inutile, mettendo in crisi tutta la squadra. E poi Alioski, che aveva sui piedi il gol del 2-2, ma ha preferito tirare da una posizione difficile, anziché mettere la palla in mezzo a Rosseti, meglio piazzato di lui per concludere a rete.”
“Adesso aspettiamo queste due partite, e se arriveranno questi tre o quattro punti, possiamo ancora barcamenarci. Non voglio neanche pensare all’idea che le si possano perdere: non si salverebbe nessuno. Partiranno tutti quelli che non hanno fatto il proprio dovere, compreso Manzo e il resto dello staff. Non si può fare male con la squadra che abbiamo quest’anno. In queste due partite voglio risposte da squadra vera. Se invece dovessero arrivare sei punti, andremmo a quota 22, e saremo contenti.
Infine, una dura stoccata all’allenatore: “Ho sentito dire a Manzo che non ho mai avuto fiducia in lui. Stasera, davanti al microfono, dico che l’unico che gli ha dato da lavorare, e che gli ha fatto fare la Super League, è stato il sottoscritto. Quindi, non deve mai permettersi di dire qualcosa del genere.” Insomma, un Renzetti davvero furente. Sui forum, nel frattempo, i tifosi si sono scatenati, e ne hanno per tutti (giornalisti compresi, ovviamente). In diversi accusano il presidente di aver voluto lavare i panni sporchi in pubblico; altri lo difendono, per la passione e l’impegno messi fin qua. È poi ripartita la solita querelle tra zemaniani e antizemaniani. Emerge, comunque, come dato tutto sommato condiviso, che la squadra, fino a che ha potuto contare sui titolari, ha fatto bene.
Ora, comunque, la società ha comunicato, tramite il sito ufficiale, il silenzio stampa sino alla conferenza stampa di venerdì, alle 12.30. Domenica, alle 13.45, contro il Thun, a Cornaredo, sarà una sfida, decisamente, per cuori forti. Anche se, come ha detto Mirco Conte a fine partita, sempre al microfono di Nicolò Casolini, mancano ancora 20 partite alla fine del torneo. Insomma, c’è ancora, decisamente, molto spazio per fare bene.