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In Europa League, 1-1 per uno Zurigo eroico con il Villareal; lo stesso punteggio con l’Olympiakos non basta, invece, allo YB: bernesi eliminati

Un turno, quello di stasera, probabilmente decisivo, ma sicuramente complesso per Young Boys e Zurigo, le squadre elvetiche che stanno disputando  l’Europa League. Si è iniziato, alle 19.00, con la squadra guidata da Uli Forte la quale, pur potendo vantare la situazione di classifica migliore, era opposta, al Letzigrund, nientemeno che una delle semifinaliste della scorsa edizione, vale a dire il Villareal di Pato e Bruno.

Al calcio d’inizio, le due compagini si trovavano a pari punti in classifica, con cinque lunghezze. Spagnoli ovviamente favoriti, per il tasso tecnico individuale e per la qualità complessiva. E, a conferma del pronostico, sono proprio gli ospiti a passare in vantaggio, al 14′, con Bruno che, di testa, insacca da azione di calcio d’angolo, battuto da Trigueros. Gli spagnoli sono padroni del campo: Pato, al 21′, fallisce il raddoppio, e anche Bruno, 20′ dopo, trova sulla sua strada un Vanins superlativo.

Ripresa con lo stesso canovaccio: gli spagnoli sprecano, e i tigurini subiscono, ripiegano, ma non mollano. Col passare dei minuti, gli ospiti calano, e i padroni di casa guadagnano metri, galvanizzati anche dalle buone notizie che provengono da Bucarest, dove i turchi dell’Osmalinspor sono in difficoltà con la Steaua Bucarest. Poi, all’87’, la svolta: Victor Ruíz commette fallo in area su Bangura: rigore, e trasformazione perfetta di Rodríguez: 1-1,  e Zurigo ancora in piena lotta per una qualificazione ai sedicesimi di finale, che sarebbe clamorosa.

Lo Young Boys, tra le due, era quella con il compito più difficile, sia per la diversa posizione in classifica, sia per la caratura dell’avversario, oltre al fatto che la squadra svizzera si trovava a giocare in trasferta: i ragazzi di Hütter, infatti, erano di scena, stasera, nientemeno che ad Atene contro l’Olympiakos. I greci, oltretutto, partivano col vantaggio di avere espugnato lo Stade de Suisse per 0-1: una vittoria o un pareggio, considerati i tre punti di vantaggio in classifica, al fischio d’inizio, li avrebbe resi quindi irraggiungibili, per via dei risultati combinati degli scontri diretti.

I bernesi hanno giocato con grinta, davanti a uno stadio pieno, e ad avversari che cercavano il contenimento e le ripartenze. Insomma, tanto cuore e anche, ovviamente, gli abituali limiti, già visti in Europa. I bernesi, in un’occasione, sono andati vicino al gol con Hoarau, al 17′, ma Leali ha detto no. Prima frazione che si è poi conclusa a reti inviolate, con gli svizzeri incapaci di concretizzare un superiore possesso di palla.

Inizio ripresa, con i greci che entrano in campo con un registro decisamente differente. I biancorossi vanno vicinissimi al gol con Sebá, per poi segnare, al 47′, con Fortounis, bravo a trasformare una punizione dal limite. I bernesi accusano il colpo, ma trovano il pareggio all’improvviso, nel migliore momento degli avversari, grazie a Hoarau, al 58′, bravo a sfruttare un errore della retroguardia ellenica. L’Olympiakos cerca il vantaggio, mentre lo Young Boys si affida al contropiede, per cercare una vittoria che costituirebbe l’unica speranza di restare in Europa. All’81’, Elyounoussi (cugino dell’omonimo che milita nel Basilea) fallisce la più facile delle occasioni per chiudere l’incontro. Negli ultimi minuti, i bernesi tentano il tutto per tutto, ma senza trovare il gol: l’1-1 finale significa eliminazione, quindi, per la squadra di Hütter.