Dieci minuti. Il tempo di un caffè, e di un’occhiata al giornale sul bancone. Tanto è bastato a decidere il destino dell’Helsingborg, in questa disgraziata stagione. Dopo l’1-1 dell’andata, il gol dei padroni di casa, segnato da Larsson, all’82’, in contropiede, sembrava avere risolto la contesa a favore dei rossoblù di Scania. Poi, la frittata: all’86’, per un fallo di Relani su Bengtsson, l’arbitro concedeva il calcio di rigore, trasformato da Mathisen il quale, al 90′ firmava anche il gol della vittoria dei suoi, con una secca conclusione da fuori area, mandando all’inferno della serie cadetta l’Helsingborg, dopo 23 anni nella massima serie.
Al termine della partita, sono stati purtroppo registrati incidenti, con i tifosi della squadra di casa che hanno invaso il terreno di gioco, lanciando bengala e cercando di aggredire Jordan Larsson e il tecnico della squadra Henrik Larsson. La polizia, presente in numero non adeguato, ha avuto qualche problema a tenere testa alla situazione. A fine partita, è stato un ping-pong di scambi di accuse tra il responsabile sicurezza dello stadio, Eriksson, e il capo della polizia locale. Una brutta pagina di teppismo, che speriamo non si ripeta.