Lega Pro Girone B – Il riepilogo della 14/a giornata

“Che tutto cambi perché nulla cambi”: continua col suo ormai noto leitmotiv il Girone B della Lega Pro. La “maledizione della capolista” colpisce anche il Bassano, che cade in casa contro la Maceratese e lascia leader solitario il Venezia di Inzaghi. Crolla il Parma col Padova, mentre in coda risalgono Südtirol, Teramo e Forlì, alla prima vittoria stagionale. Con la vittoria del Pordenone nel posticipo, la quattordicesima giornata va in archivio con lo zero alla voce pareggi.

Un errore imperdonabile: voler guardare tutti dall’alto. Scherzando, potrebbe essere questa l’accusa mossa al Bassano che – dopo esser stato in vetta da solo – ha prima inciampato con l’AlbinoLeffe per poi schiantarsi contro una Maceratese cinica e corsara. Una sorte simile già toccata a tutte le “novelle Icaro” del gruppo e che il Venezia, tornato capolista, già ha sperimentato. Al “Mercante”, la Rata ottiene tre punti d’oro in ottica salvezza grazie allo 0-2 firmato Colombi (primo gol stagionale su azione per il Cobra) e Malaccari, con i veneti che recriminano per due reti annullate a Grandolfo per fuorigioco.

Successi importanti nelle zone che scottano anche per Südtirol, Teramo e Forlì. Il sesto centro in campionato di Gliozzi basta ai biancorossi di Bolzano per imporsi di misura (1-0) su un Santarcangelo sempre più in crisi di risultati.
Periodo negativo che perdura anche per l’Ancona, sconfitta 3-2 al “Bonolis” di Teramo (nella foto) in una partita dai due volti: Ilari e Bulevardi regalano il doppio vantaggio agli abruzzesi dopo appena 11 minuti. Una doppietta di De Silvestro a cavallo dei due tempi illude i marchigiani, puniti nel finale dalla prima rete tra i professionisti del giovanissimo Fratangelo, classe ’98.
Tanti gol anche a Forlì, con i padroni di casa che festeggiano con un rotondo 4-1 rifilato al Mantova la prima gioia di stagione, dimostrando che l’ultimo posto del raggruppamento è tutto fuorché già assegnato. Letale dal dischetto Bardelloni, autore di due marcature dagli undici metri.

Quello romagnolo non è però l’unico quattro a uno a far notizia: crolla al “Tardini” il Parma, sconfitto da un Padova in continua crescita e trascinato da bomber Altinier (doppietta per lui). Effimero per i ducali il vantaggio iniziale siglato dal solito Calaiò.
Successo esterno anche per il Gubbio: a Fano gli umbri interrompono la striscia di due successi consecutivi dei granata con un gol per tempo, entrambi allo scadere. Lo 0-2 finale lo firmano Casiraghi e Fioretti, quest’ultimo a segno con un gran destro dai 35 metri.

Vince in trasferta pure la Sambenedettese che – nonostante una prestazione opaca – trova la vittoria a Lumezzane grazie alla sfortunata autorete di Bonomo a inizio ripresa. I rossoblù salgono così al secondo posto in classifica a quota 27, in coabitazione con la Reggiana, vincente anche lei contro un ottimo AlbinoLeffe, e il Pordenone, sbarazzatosi agevolemente del Modena nel posticipo.
“Se racconti di aver perso a Reggio Emilia con due gol in contropiede, la gente non ti crede” dichiarerà il mister bluceleste Alvini al termine dell’incontro. Non a torto, visto che le due reti granata arrivano proprio a seguito di due ripartenze, con Nolè ispiratore e Mogos prima e Manconi poi a finalizzare.
Una perla di Cattaneo, Burrai su punizione e ancora Cattaneo: nel Monday Night di Lega Pro il Pordenone chiude la pratica Modena già nel primo tempo. Lo 0-3 dell’intervallo – infatti – non cambierà più: per i neroverdi terzo successo consecutivo. Al contrario, solo un punto nelle ultime cinque gare per gli emiliani, ora terz’ultimi.

Chiudiamo con la nuova “regina” solitaria del campionato, il Venezia di Filippo Inzaghi. È sufficiente un’incornata di Modolo al 78′ su azione d’angolo a regalare vittoria (per 0-1) e vetta ai lagunari: a pagare pegno la Feralpisalò, arresasi tra le mura amiche solo dopo essere rimasta in dieci (espulso al 66′ Gambaretti per proteste).