Italia

Messina-Fidelis Andria, le dichiarazioni post partita

dal nostro inviato allo stadio “Franco Scoglio” di Messina.

Come di consueto, i protagonisti della gara odierna, valida per la 13/a giornata del Girone C di Lega Pro, Messina-Fidelis Andria finita 1-1, si sono presentati in sala stampa per le dichiarazioni di rito a commento dell’incontro.

Il primo a intervenire è stato il direttore sportivo della Fidelis Andria Piero Doronzo: “La Fidelis è in silenzio stampa a causa della tensione e del nervosismo e abbiamo voluto bloccare sul nascere qualsiasi tipo di polemica. C’è qualcosa che a noi oggi non è piaciuto: mi hanno riferito di un rigore inesistente e di un gol valido annullato. Poi, l’espulsione di Onescu è stata esagerata e dovremo affrontare il Matera senza di lui.
Probabilmente oggi gli episodi non sono stati favorevoli e il rigore mi è sembrato troppo generoso. Questo non c’entra col Messina che ha fatto la sua partita e non gli vogliamo togliere i meriti. La Fidelis ha una squadra che, nel momento in cui si scrollerà di dosso le tensioni legate a qualche risultato negativo, può giocarsela con tutti. La squadra ha margini di crescita e dovremo lavorare per crescere ulteriormente. La squadra ha approcciato benissimo la partita e ha provato a farla, sapendo che il Messina è in forma ed è una grande squadra. Con un po’ di cinismo in più si sarebbe anche potuta chiudere e infatti, dopo avere subìto il pareggio, avevamo anche fatto di nuovo gol. Onore comunque alle due squadre che hanno giocato una bellissima partita su un campo impresentabile e improponibile“.

Poi, è intervenuto il tecnico del Messina Cristiano Lucarelli: “Avevo già messo in guardia contro la Fidelis perché le caratteristiche della Fidelis mal si sposavano con le nostre. Nella prima mezz’ora dal punto di vista mentale non c’eravamo e i singoli non hanno giocato per la squadra; inoltre, gli attaccanti non ci hanno dato una grande mano d’aiuto. Per vincere le partite noi abbiamo bisogno del 101%  e oggi dal punto di vista difensivo abbiamo peccato di presunzione. È mancato lo spirito operaio e di sacrificio che ci ha contraddistinto e, quindi, siamo entrati in difficoltà. Poi, siamo venuti fuori e abbiamo riequilibrato la partita. Oggi non mi è piaciuto il Messina in quella prima mezz’ora. Ciò mi preocupa il giusto: in Italia sembra inevitabile che debba arrivare per forza una bastonata dopo un filotto positivo. Il punto preso è un punto guadagnato perché abbiamo avuto letture della gara sbagliate in tante circostanze. L’Andria ha trovato trame di gioco facilmente e non sono contento per come abbiamo interpretato soprattutto la fase difensiva. In questo momento non bisogna perdere l’umiltà che ci ha fatto ottenere ottimi risultati e le pessime condizioni del terreno di gioco non devono essere e diventare un alibi“.

Successivamente, è toccato al difensore dei peloritani Giulio Grifoni: “Avevamo preparato bene la partita e sapevamo come comportarci. A fine primo tempo abbiamo avuto due occasioni sprecate malamente e mi dispiace non avere conquistato i tre punti. Il mio primo mese a Messina mi ha regalato tanta gioia: il mister mi ha voluto qui e non ho esitato ad accettare. Sapevamo delle difficoltà che avremmo incontrato oggi e purtroppo abbiamo regalato la prima mezz’ora: forse abbiamo peccato di presunzione. Ma pensiamo già alla prossima partita con l’Akragas e per noi sarà una tappa importante“.

Infine, è stata la volta del portiere di casa Alessandro Berardi: “Quando non si riesce a vincere, meglio non perdere; è un punto che ci fa muovere la classifica e ci fa proseguire la striscia positiva di imbattibilità.
Abbiamo anche rischiato di perderla e nel nostro momento migliore abbiamo buttato alle ortiche due palle-gol clamorose. Volevamo vincere, ma alla fine meglio di niente: abbiamo ottenuto un punto contro una squadra molto forte“.