Mano pesante del giudice sportivo sul Lugano: 4 turni di stop per Manzo
Non si sono ancora spente, in Ticino, le polemiche relative all’arbitraggio di domenica (se ne è parlato a lungo anche a Fuorigioco, la tradizionale trasmissione di approfondimento sportivo, condotta da Luca Sciarini su TeleTicino, che compirà giovedì dieci anni: auguri!). Oggi, le decisioni del Giudice sportivo, destinate a riaccendere le discussioni. Mano pesante, da parte degli organi decisionali elvetici. Tre gli squalificati, tra i tesserati del Lugano: Fulvio Sulmoni per due giornate (espulsione diretta, ed è stato tenuto conto del comportamento provocatorio di Ajeti) ma, soprattutto, ben 4 partite di stop per il tecnico Andrea Manzo, espulso nella ripresa, e anche una per l’assistente del tecnico veneziano, l’ex sampdoriano Mirko Conte.
Il Giudice sportivo, analizzando il rapporto dell’arbitro Klossner, ha valutato la condotta di Andrea Manzo “gravemente antisportiva” soprattutto al termine dell’incontro (l’allenatore avrebbe colpito violentemente la porta dello spogliatoio degli arbitri). Il suo assistente Mirko Conte paga invece le ripetute lamentele e proteste. La società (che ha due giorni di tempo per ricorrere contro i provvedimenti), dopo l’annuncio di ieri dell’invio di un dossier a Berna, relativo all’arbitraggio di domenica, per ora si è limitata a dare l’annuncio delle squalifiche sul proprio sito ufficiale, senza aggiungere alcun commento.
In precedenza, invece, era stato pubblicato un post dove si rimarcava che gli errori arbitrali di domenica pomeriggio sono stati notati e ammessi in tutta la Svizzera (persino il Blick, il più importante quotidiano elvetico, redatto in lingua tedesca e mai tenero con la Svizzera italiana, ha giudicato l’arbitro come il peggiore in campo…) compresi i dirigenti arbitrali (era presente a Cornaredo, domenica, anche Cyril Zimmermann). Insomma, la temperatura, sule rive del Ceresio, a dispetto della stagione, resta elevata. Per fortuna, in questi giorni, sarà presente, a Lugano, la Nati, in preparazione dell’incontro di qualificazione mondiale del fine settimana a Lucerna. Ci si augura che i giocatori rossocrociati, emblema dell’unità nazionale, portino un po’ di serenità tra i tifosi e, in definitiva, a tutto l’ambiente calcistico ticinese, scosso anche per altre vicende (il probabile fallimento del Locarno).