Cecilio Domínguez si conferma essere un incubo pe le squadre colombiane e, dopo la tripletta con cui aveva eliminato i campioni uscenti dell’Independiente Santa Fe negli ottavi di finale, fa fuori anche l’Independiente Medellín. L’attaccante paraguaiano manda in estasi i tifosi del Cerro Porteño realizzando entrambe le reti del 2-0 con cui gli Azulgrana si guadagnano l’accesso alle semifinali dopo lo 0-0 dell’andata. Dopo un gol giustamente annullato per fuorigioco al 3′, i padroni di casa trovano il vantaggio col colpo di testa del loro capocannoniere che sorprende González al 34′. Il raddoppio arriva nel secondo tempo su calcio di rigore.
In semifinale i paraguaiani affronteranno per il terzo turno consecutivo una squadra colombiana: in questo caso sarà la volta dell’Atlético Nacional. I vincitori dell’ultima Copa Libertadores dominano davanti ai propri tifosi la partita contro il Coritiba (1-1 in Brasile), ma se la vedono brutta dopo essere passati in svantaggio al 44′ per il gran gol su calcio di punizione di César González. A scacciare le paure ci pensa però Borja nella ripresa: tripletta per l’attaccante in ventun minuti (terza rete su calcio di rigore inesistente, col difensore del Coritiba che aveva toccato il pallone col petto e non con il braccio) e semifinale in cassaforte. Impossibile però non menzionare il secondo gol di Borja, arrivato con una magnifica semi-rovesciata dall’altezza del dischetto del rigore. Come gesto tecnico e atletico paragonabile a quella realizzata da Ciro Immobile domenica scorsa in Torino-Lazio; anche se sicuramente la conclusione di Borja aveva un coefficiente di difficoltà più elevato per posizione e piazzamento della difesa avversaria.
Saluta invece la competizione lo Junior di Barranquilla, che non riesce a far fruttare l’1-0 casalingo vendo travolto dalla Chapecoense. Sotto il diluvio, all’Arena Condá finisce addirittura 3-0 per i brasiliani, che trovano la via della rete con Ananias, Gil e Thiego. Risultato storico per i biancoverdi, che ora affronteranno il San Lorenzo per un posto in finale.
Fa fruttare invece il 2-0 ottenuto nella partita di andata a Buenos Aires il San Lorenzo, che perde 1-0 in casa del Palestino (squadra fondata da palestinesi, di cui il Cile ha la più grande comunità al di fuori del Medio Oriente, e formata da giocatori di origine palestinese) e passa il turno. Dopo un primo tempo controllato senza grandi problemi, la squadra di Aguirre ha sofferto tremendamente dopo l’espulsione Belluschi al 55′ (salterà sicuramente l’andata della semifinale, a rischio anche per il ritorno in caso di doppia giornata di squalifica). Valencia ha portato infatti in vantaggio i cileni al 69′ con un bellissimo calcio di punizione, e, da quel momento in poi, è stato un assedio del Palestino. L’enorme occasione per portare la sfida ai calci di rigore è arrivata nel finale sui piedi di Cereceda, che però ha clamorosamente tirato fuori a tu per tu con Torrico.
RISULTATI
Cerro Porteño-Independiente Medellín 2-0 34′, 73′ rig. C. Domínguez (and. 0-0)
Atlético Nacional-Coritiba 3-1 44′ C. González (C), 52′, 60′, 73′ rig. Borja (A) (and. 1-1)
Palestino-San Lorenzo 1-0 69′ Valencia (and. 0-2)
Chapecoense-Junior 3-0 36′ Ananias, 44′ Gil, 77′ Thiego (and. 0-1)
SEMIFINALI
Cerro Porteño-Atlético Nacional
San Lorenzo-Chapecoense