Sgradita sorpresa, ieri sera, per i tifosi bianconeri: il Lugano, infatti, è stato battuto, negli ottavi della Coppa svizzera, dall’Aarau degli ex Schällibaum e Rossini. Brutta, la prestazione dei ticinesi, superati, con un gol per tempo, e con merito, dai rossoneri, bravi a colpire in contropiede la compagine di categoria superiore.
Primo tempo a ritmi compassati, nei quali i padroni di casa hanno tenuto testa ai più quotati ospiti, senza particolari rischi. Dopo una bella parata su una conclusione di Audino, Russo, che sostituiva Salvi tra i pali dei ticinesi, non è però stato prontissimo sul tiro di Wütrich, al 38′, lasciato troppo solo dalla retroguardia bianconera.
Nella ripresa, il Lugano ha abbozzato una reazione, facendosi vedere con più insistenza dalle parti di Pelloni. Prima Alioski, e poi Rosseti, con due pregevoli colpi di tacco (il primo sull’esterno della rete, il secondo sulla traversa), hanno dato agli spettatori la sensazione che la partita potesse girarsi in maniera favorevole per gli ospiti. Col passare dei minuti, invece, i bianconeri hanno diminuito il ritmo e, anzi, all’81’ Tréand, in contropiede, su perfetto assist del nuovo entrato Rossini, ha insaccato per la seconda volta, chiudendo l’incontro.
Al termine della partita, grande delusione, ovviamente, nelle fila dei ticinesi. Ai microfoni della RSI, Manzo ha dichiarato: “Ho delle responsabilità, rispetto a questa prestazione. Non tanto per gli interpreti che ho scelto, ma per la mentalità di chi è sceso in campo. Queste partite si devono giocare in modo diverso, sotto l’aspetto dell’attenzione e della concentrazione.” Francesco Russo, ieri capitano, è tornato per una sera nello stadio che lo vide giocare in primavera, nella scorsa stagione: “Abbiamo fatto male perché abbiamo creduto di essere bravi, dopo le ultime partite in casa contro lo Young Boys e il Basilea. E, quando pensiamo di essere bravi, facciamo figuracce. È successo a Losanna, ed è successo stasera, dove non ci hanno mai fatto vedere il pallone.”
Molto duro anche il presidente Renzetti, che ha sfogato, a fine partita, tutta la sua delusione agli inviati di Ticinonews: “Squadra inguardabile. Chi è sceso in campo non ha lottato, e non ci ha creduto. Le responsabilità sono un po’ di tutti: giocatori e staff tecnico. Manzo ha voluto fare degli esperimenti, ma non era questa la partita per farli, è stato un errore pagato caro. Bisogna fare in modo, adesso, che questa sconfitta non crei problemi all’ambiente, domenica ci aspetta una trasferta difficile. In ogni caso, un peccato.”
Molti di più, invece, i rimpianti del Chiasso, che ha giocato tutt’altra partita, dal punto di vista delle motivazioni e della grinta, alla Schützenwiese di Winthertur, la “Tana dei leoni”. I Momò, infatti, stavano offrendo una delle migliori prestazioni della stagione, avendo difeso, con ordine, nella prima frazione, la rete segnata, al 9′, da Padula, bravo a farsi trovare da un perfetto assist di capitan Regazzoni. Sugli scudi, il portiere Bellante, in prestito dal Lugano, bravo a negare, in più occasioni, la gioia del gol agli zurighesi. Il giovane estremo difensore dei ticinesi ha, addirittura, parato un rigore al 58′. Due minuti dopo, Regazzoni, a tu per tu con Minder, ha avuto, in contropiede, la possibilità di chiudere l’incontro, ma è stato ipnotizzato dall’estremo difensore dei tigurini. Poi, in tre minuti, i padroni di casa hanno sorpassato i rossoblù: prima Ljubičić, con una bellissima conclusione di sinistro da fuori area, al 63′, e poi Dessarzin, hanno messo a segno i due gol che hanno determinato l’eliminazione dei ticinesi dalla competizione.
Negli altri incontri della serata, grandinata di reti sul Grasshopper, piegato a Berna 5-0 dallo Young Boys: 9 gol incassati (e zero segnati) il bilancio dei due incontri tra le Cavallette e i bernesi, giocati negli ultimi giorni. Il Basilea, imbottito di riserve, ha sbrigato senza problemi la pratica Tuggen (1-4 il finale), mentre il Kriens ha avuto bisogno dei supplementari per superare il Brühl. Questa sera, il Lucerna sarà impegnato a Köniz, mentre il San Gallo affronterà, al Letzigrund, lo Zurigo, detentore del trofeo. Chiuderanno il programma, mercoledì prossimo, Sciaffusa e Sion.