Nessuno credeva nel miracolo, e miracolo non c’è stato. Il Malmö, infatti, ha superato in trasferta il retrocesso Falkenbergs e, in virtù della contemporanea sconfitta a Borås del Norrköping, si è laureato campione di Svezia con due turni d’anticipo.
I neocampioni sono scesi in campo determinatissimi, e hanno segnato la prima rete già al 2′ con Berget, bravo a farsi trovare puntuale, a centro area, da un traversone rasoterra di Svandberg. Pregevole il colpo di tacco con il quale il norvegese ha insaccato, evitando così fastidiose complicazioni ai compagni. Risultato messo in cassaforte al 20′ dallo stesso Svandberg: pallone sulla destra a Berget che, di testa, lo appoggia a Jeremejeff che, a sua volta, smista a Vindheim, piazzato al limite dell’area, in posizione centrale. Il biancoceleste alza la testa, e vede sopraggiungere sulla fascia sinistra, tutto solo, il numero 32: appoggio a pelo d’erba, cannonata, e palla nel sacco, rasente il primo palo. Nella ripresa, di Jeremejeff, al 53′, la rete dello 0-3, servito da uno sciagurato retropassaggio di un difensore avversario.
La contemporanea, come dicevamo, sconfitta in trasferta contro l’Elfsborg (2-1) dei rivali del Norrköping, consegna dunque matematicamente la Lennart Johansson Pokal (il trofeo che spetta ai vincitori) agli Himmelsblått. Vittoria giusta, come abbiamo già avuto modo di scrivere in diverse occasioni. Festa grande, ovviamente: oltre 5.000 i tifosi biancocelesti venuti dalla Scania a sostenere i loro beniamini.
Entusiasti, i commenti a fine partita: “È la nostra ventesima vittoria in stagione, è tutto fantastico. Abbiamo segnato più gol subendone meno degli altri: la vittoria è meritata” ha detto Allan Kuhn a fine partita. “Non mi aspettavo la sconfitta del Norrköping. Ma siamo pronti a festeggiare già da ora!” è stato invece il commento a caldo di Markus Rosenberg, che ha seguito la partita da bordo campo a causa di un infortunio. Anche il direttore sportivo Anderson la pensa come l’allenatore: “Abbiamo vinto perché abbiamo la squadra migliore, il miglior allenatore, i migliori giocatori.”
Particolarmente felice anche Behrang Safari, tornato in patria dalla Svizzera in estate (giocava, come ricordiamo, nel Basilea): “Ci si sente molto bene. Tutte le vittorie sono speciali (pochi mesi fa si è laureato Campione di Svizzera con il Basilea – ndr), ma tornare a casa e vincere il campionato con il Malmö è davvero qualcosa di grande” .ha dichiarato il terzino di origini iraniane. “Sapevo fin dall’inizio che c’erano un grande potenziale e le qualità nella squadra per fare bene. E, infatti, stasera siamo qua a festeggiare una grande vittoria nel campionato nazionale.”