Dopo un agosto stentato lo Zenit di Lucescu ha vissuto un settembre straordinario, con continue goleade che hanno allungato a ventuno partite la serie di risultati utili consecutivi iniziata da Villas Boas dopo il 3-0 subito a Rostov in primavera. Ottobre, fino ad ora, ha diminuito la pericolosità offensiva della squadra supercampione d’Europa otto anni fa, consegnandole però equilibrio e permettendole di completare la rimonta sullo Spartak.
I nuovi acquisti si sono inseriti alla grande: Giuliano è divenuto un punto cardine dell’undici titolare, sostituendo in maniera ineccepibile il connazionale Hulk; con l’ex Dnipro e la mano sapiente del tecnico romeno lo Zenit di questa stagione ha uno schema di gioco più completo e dinamico. Mak, poi, ha garantito la presenza di un ricambio di assoluto livello per l’attacco.
I dubbi riguardano la difesa, con Lucescu che ha accantonato per larga parte una bandiera del club come Nicolas Lombaerts, salvo riprenderlo in considerazione negli ultimi incontri, e che ancora non ha dato molta fiducia a Novoseltsev, preso dal Rostov nelle battute finali della sessione di mercato estiva. A tal proposito Domenico Criscito ha assunto un ruolo di maggiore rilievo, venendo impiegato saltuariamente anche come centrale e trascinando la squadra in qualità di tirarigori.
Ma veniamo al punto dell’articolo e del grande dilemma che attanaglia Mircea Lucescu: cosa fare con Yuri Lodygin? Il portiere russo ma di passaporto greco ha commesso molti, troppi errori grossolani fino ad ora e più di una volta Kerzhakov lo ha rimpiazzato. Fino ad ora tali sviste non sono costate tantissimo per via della vena eccezionale degli attaccanti, ma il ruolo di numero uno dello Zenit è un problema esistente, perchè fino ad oggi è risultato un handicap per tutta la squadra. A quanto pare Lucescu sembra intenzionato a cercare un sostituto, e sarebbe una decisione molto comprensibile: i candidati principali sono Selikhov dell’Amkar e Belenov dell’Anzhi, con quest’ultimo che in stagione ha già parato tre rigori e meriterebbe finalmente una chance in un grande club. Praticamente impossibile che si punti a uno straniero, visto il limite che blocca le rotazioni in campionato.
Finchè le cose vanno bene gli errori di Lodygin passano in secondo piano ma Lucescu, tecnico di incontestabile esperienza, sa che i problemi devono essere risolti prima che diventino una seria minaccia per i risultati della propria squadra.