Quando giochi con un’avversaria di valore e blasone, e ti vedi sfuggire la vittoria per un soffio, grazie a un rigore quantomeno dubbio, puoi anche arrabbiarti. Certo, non ci aspettavamo tanta grinta dal professor Townsend, preparatore atletico del Lugano, e personaggio normalmente tranquillo: però, forse questo piccolo particolare dà l’idea di quanta determinazione ci fosse, ieri, nella squadra e nello staff bianconero.
Manzo, alla vigilia, aveva detto ai giornalisti che avrebbe giocato per fare risultato: “Se vi dico che faremo punti al 100 per cento mi direte che sono matto, ma talvolta io sono anche un po’ pazzerello. Non vado mai in campo sicuro di perdere. Non voglio che i giocatori sentano nell’aria la sensazione di paura, ‘giochiamo per non perdere’ e via dicendo: noi facciamo il nostro gioco, se poi loro saranno stati più bravi, ci complimenteremo.”
In campo, in effetti, si è visto un ottimo Lugano che, nonostante le assenze (Piccinocchi e Sulmoni) ha tenuto a bada un Basilea (al quale Fischer, dopo Parigi, aveva a sua volta imposto il turn over per alcuni elementi) che ha faticato non poco pe trovare il bandolo della matassa. Su tutti, per i renani, capitan Delgado, capace di mettere l’austriaco Janko solo davanti a Salvi: il pallone è però andato sul palo. Ma sarebbe stato un premio ingiusto per i rossoblù, mai capaci, prima e dopo, di creare seri pericoli alla porta bianconera.
Nella ripresa, i renani hanno segnato nell’unico modo possibile: su calcio piazzato, trasformato da Delgado, capace di trovare l’incrocio dei pali sopra la barriera dai 25 metri. Il Lugano, però, ha saputo reagire bene, e senza scomporsi: e, al 63′, Mariani, con una bella conclusione dalla distanza, ha trovato un Vaclík un po’ incerto nell’intervento: un pareggio, però, meritatissimo, che ha fatto gioire gli oltre 4.000 di Cornaredo (un po’ pochi, ma ieri c’era la concorrenza di Milan-Juventus a San Siro).
Ma non era finita, perché, al 73′, l’arbitro ha fischiato a favore dei ticinesi un calcio di rigore, per un fallo di Callà su Roullier: la perfetta trasformazione di Alioski ha fatto sognare tutti i tifosi bianconeri, tornati sulla terra a pochi istanti dal termine, quando lo stesso Callà ha trasformato un discutibile penalty, concesso per un intervento di Roullier su Balanta che, dalle immagini televisive, è sembrato avere molto accentuato gli effetti di una normale spinta in area: 2-2, e partita finita.
Manzo, a bordo campo, ha avuto parole di elogio per i suoi ragazzi: “ Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare, li abbiamo messi in difficoltà. I ragazzi hanno dimostrato maturità, soprattutto quando ci siamo trovati in svantaggio. All’inizio della ripresa, siamo stati un po’ condizionati da Sabbatini: lui ha voluto continuare, ma non sapevamo come stava, dopo quel problema fisico alla fine del primo tempo. Quando è uscito, abbiamo cambiato un attimo modulo, riuscendo a essere determinati e concreti. Il lavoro fatto in allenamento paga sempre, i giocatori sono stati bravi.”
“Ovviamente ci abbiamo creduto. Abbiamo margini di miglioramento, e questa è la risposta più importante. Gli episodi? Difficilissimo, dalla mia posizione. Vedremo in televisione: ma comunque, terrò per me ogni giudizio. Per me, comunque, vale la prestazione: abbiamo acquisito una mentalità da squadra vera che conosce i propri limiti e cerca di limitarli, ma sa, anche, di valere.”
In definitiva, una bella partita. Solo il Thun era riuscito, finora, a imporre il pareggio ai renani, dominatori del campionato. Ieri si è visto in campo un Lugano quadrato, che ha fatto la sua partita, con umiltà, ma con la consapevolezza di potersela giocare. I sostituti hanno fatto bene (ottima, in particolare, secondo noi, la prestazione di Roullier; e anche Mariani, a centrocampo, sta diventando un pedina fondamentale).
Legittima, quindi, la soddisfazione del presidente Renzetti, esposta ai microfoni della RSI: “Siamo andati vicino al colpaccio. Siamo stati bravi a reagire: la squadra c’è, è solida, e se manterrà questa coesione tra giocatori e staff, potremmo davvero diventare la sorpresa di questa stagione.”
Ora, la trasferta di Coppa mercoledì sera con l’Aarau (sconfitto ieri dal Chiasso 3-1) e, soprattutto, quella di campionato, domenica, con un lanciatissimo Sion. Mancheranno, per squalifica, Jozinović e Golemić, ammoniti ieri sera. Tuttavia, le prestazioni delle seconde linee fanno ben sperare: si va al Tourbillon, insomma, per fare risultato, pur consapevoli che i vallesani non sono più la versione dimessa e molle, scesa in campo a Cornaredo il mese scorso.