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Napoli, quanto manca Albiol. Ma Sarri deve rivalutare Jorginho e Insigne

Sono giorni di riflessione in casa Napoli. La sconfitta subita ieri sera contro il Beşiktaş ha confermato il difficile momento della squadra di Sarri, reduce da tre disfatte consecutive e con il morale di diversi giocatori a terra. La squadra spensierata e capace di regalare un calcio spettacolare, oltre che vincente, in campionato e in Europa sembra quasi un lontano ricordo al momento e già domenica contro il Crotone bisognerà dare il primo segnale di ripresa per evitare che la crisi diventi ancora più profonda.

L’infortunio di Milk sta pesando, certamente, perché ha privato il tecnico toscano di un elemento fondamentale per il reparto che aveva meno alternative a disposizione in rosa, ossia l’attacco. Sarri sperava in una reazione rabbiosa mista a orgoglio dei suoi, soprattutto da parte di chi (come Gabbiadini, per esempio) ha finora trovato poco spazio. Questa risposta non c’è stata e ora gli azzurri dovranno affidarsi ai (pochi) giocatori che sembrano essere ancora in fiducia, in primis Mertens, quasi mai sotto la sufficienza in questa stagione e anche ieri sera una delle poche note positive viste al San Paolo.

Ma la crisi dei partenopei passa soprattutto dalla difesa. Forse è solo un caso, che magari il campo smentirà con il tempo, ma è l’assenza di Albiol che ha davvero lasciato un segno nelle prestazioni degli azzurri. Dall’infortunio subito dallo spagnolo durante la partita con il Benfica, il Napoli ha subito ben 9 reti in 4 gare, contro i 6 subiti nelle prime 7 partite. Koulibaly ha sofferto molto la mancanza di un giocatore con l’esperienza, anche a livello internazionale, di Albiol, mentre Maksimović e Chiriches devono ancora trovare continuità in campo prima di poter sostituire al meglio l’ex Valencia.

Al di là delle singole prestazioni del ragazzo, Albiol ha confermato più volte di saper mettere la giusta pezza in situazioni scomode, dando sicurezza a tutto il reparto anche grazie al suo carattere. La speranza di Sarri è quella di ritrovare presto il suo centrale, che ha già assimilato da tempo gli schemi della squadra e che potrebbe essere davvero la soluzione per rigenerare un reparto evidentemente in difficoltà nonostante l’attenzione che gli dedica quotidianamente il tecnico toscano.

Ieri sera, inoltre, Sarri si è definitivamente reso conto del momento no di Jorginho e Insigne. L’italo-brasiliano è reduce da una serie di partite negative e l’errore fatale commesso sul primo gol di Aboubakar ha confermato che il giocatore ha bisogno di fermarsi per ricaricare le batterie e riprendersi anche dal punto di vista psicologico. Contro il Crotone potrebbe partire dal primo minuto Diawara, ieri sceso in campo con tanta voglia di fare e probabilmente pronto per avere l’opportunità di dimostrare il proprio valore e per contendere il posto a Jorginho.

Sarà necessario un periodo di riposo anche per Insigne, letteralmente travolto dai fischi dei propri tifosi in occasione della sua sostituzione: a Crotone tornerà titolare Gabbiadini, con Mertens (a questo punto, quasi intoccabile) sulla sinistra, ma presto potrebbe avere la sua occasione anche Giaccherini, sebbene sia tatticamente un giocatore diverso dall’ex Pescara. In un momento cosi delicato della stagione, Sarri si trova costretto a dover sacrificare anche i fedelissimi degli ultimi mesi per evitare che un momento negativo si trasformi in una crisi che potrebbe essergli anche fatale.