Europa League in salsa svizzera: pari dello Zurigo, vittoria dello Young Boys
Giornata soddisfacente, per le squadre svizzere, in Europa League. Ha giocato per primo lo Zurigo, impegnato a Bucarest contro la Steaua, squadra di grande tradizione. E, davanti a uno stadio gremito, la squadra di Forte ha strappato un ottimo pareggio (1-1 il finale). Questo risultato consente ai tigurini di guadagnare il quarto punto in classifica, mantenendo il terzo posto nel Girone L, a pari merito con i turchi dello Osmanlispor, a un solo punto dal Villareal, primo.
Lo Zurigo ha giocato una partita grintosa, cercando il risultato pieno. I rumeni hanno colpito un palo al 17′ con Popa, ma, subito dopo, è stato Kone a vedersi respingere una conclusione destinata al fondo del sacco. Le reti nella ripresa, a coronamento di un incontro vivace. I rumeni sono passati al 63′ con una bellissima azione: lancio da centrocampo di Buorceanu sulla fascia destra per Popa: palla in mezzo, e girata precisa di Golubović, che anticipa Kecojević, e mette alle spalle di Vanins. Pareggio degli elvetici all’86’: percussione sulla fascia destra di Cavusević, che mette al centro la sfera: Kone è rapidissimo ad anticipare il centrale avversario Tamas, e a infilare sul primo palo. Esordio europeo per il ticinese (ed ex Bellinzona) Marchesano, entrato all’84’.
Bottino pieno, invece, per lo Young Boys, impegnato a Berna contro i ciprioti dell’Apoel Nicosia, che guidavano la classifica del Girone B, a punteggio pieno. Erano passati in vantaggio per primi, gli ospiti, grazie a una rete di Efrem, al 14′: lancio perfetto di Oliveira dalla sua metacampo, la retroguardia bernese sbaglia i movimenti del fuorigioco, e la punta cipriota insacca con un beffardo pallonetto: 0-1. La reazione dei bernesi è però veemente: 4′ più tardi, azione di Ravet sulla destra, e lancio del centrocampista che pesca Schick sulla fascia opposta: l’austriaco mette in mezzo e Hoarau insacca, per l’1-1. Nella ripresa, bernesi in vantaggio al 52′: rigore concesso ai confederati per una trattenuta di Merkis ai danni di Zakaria. Hoarau calcia sulla destra del portiere, che intuisce e respinge: la sfera finisce però ancora sui piedi del centravanti francese, che la mette dentro per il 2-1. Ma non è finita, perché all’82’ ancora Morais atterra Sanogo (forse fuori area). Hoarau, questa volta, cambia angolo, e trasforma con una tremenda fucilata, che non lascia scampo al portiere avversario: 3-1, e partita finita.
I bernesi salgono così a 4 lunghezze, due meno dei ciprioti e dei greci dell’Olympiakos, che hanno strapazzato, in casa, i kazaki dell’Astana (4-1 il finale). Ora, tra due settimane, a Nicosia, la squadra di Hütter potrà tentare, vincendo, il sorpasso proprio degli avversari odierni. Non sarà facile, ovviamente: però, i gialloneri avranno dalla loro la prestanza fisica di un centrocampo al quale non mancano muscoli e chili, e un Hoarau che, rientrato dopo un infortunio che lo aveva tenuto lontano qualche settimana dai campi di gioco (aveva comunque ben figurato anche domenica a Lugano, addirittura con alcuni interventi decisivi in difesa), sembra del tutto recuperato. Peccato che il pubblico, anche questa sera, abbia disertato lo Stade de Suisse: una competizione europea meriterebbe, secondo noi, una cornice differente. E questa, è sicuramente una delle ragioni che sta spingendo l’attuale proprietà, a lasciare la guida della gloriosa società calcistica della capitale.