Primo Piano

Napoli-Roma: precedenti, statistiche e curiosità

Il Campionato riparte con i fuochi d’artificio del San Paolo dove, alle ore 15 di sabato 15 ottobre, si affrontano Napoli e Roma, seconda e terza forza del campionato separate da un solo punto in classifica. Il Napoli deve fronteggiare, per non meno di 4 mesi, la pesantissima assenza di Arkadius Milik, mentre sul versante capitolino è in dubbio la presenza nell’undici titolare di Radja Nainggolan.

I PRECEDENTI – L’ultimo Napoli-Roma di campionato risale al dicembre 2015, quando prossimo al capolinea della propria esperienza romana Rudi Garcia riuscì, pur se con un criticato atteggiamento iper-difensivo, a fermare sullo 0-0 un Napoli padrone del campo ma spuntato sotto porta. Monologo partenopeo anche nel penultimo Napoli-Roma, quello che Higuaín e Callejón marchiarono indelebilmente in favore degli azzurri in una gara che, ad onor del vero, avrebbe potuto assumere contorni ancora più ampi in favore del Napoli. Quattro i successi consecutivi del Napoli sulla Roma prima dello 0-0 dello scorso Campionato, mentre si colloca paradossalmente nella disgraziata stagione agli ordini di Luis Enrique l’ultimo successo capitolino al San Paolo: è il 18 dicembre 2011, e gli ospiti si portano sul 2-0 con l‘autorete del futuro giallorosso De Sanctis e il timbro di Osvaldo, prima che Simplício vanifichi proprio allo scadere il gol di Hamšík che, all’82’, sembrava riaprire la contesa. Tantissime le sfide tra Napoli e Roma che meriterebbero di essere riportate: la più carica di contenuti sportivi, tra le più recenti, è sicuramente il 2-2 del giugno 2001. A caccia del terzo scudetto della sua storia (che poi arriverà), la Roma di Capello vuole far festa al San Paolo in casa di un pericolante Napoli: i partenopei, a caccia dei punti salvezza, partono a mille all’ora e passano in vantaggio con Amoruso, ma subiscono a cavallo dei due tempi l’uno-due giallorosso siglato Batisuta-Totti che sembra decidere la contesa. Virtualmente Campioni d’Italia, i capitolini rimangono in vantaggio per tutto il secondo tempo ma subiscono, all’83’, il beffardo gol di Pecchia su punizione che inchioda i giallorossi sul 2-2 costringendo i ragazzi di Capello a giocarsi (con successo) nel testa a testa con la Juventus lo scudetto all’ultima giornata con il Parma.

LE STATISTICHE – Con riferimento alle gare disputate in Serie A, il computo delle sfide al San Paolo tra Napoli e Roma ci dice che quello di sabato prossimo sarà il 70esimo (ex) derby del Sole, che ad oggi narra di 31 successi azzurri, 21 pareggi e 17 affermazioni giallorosse in trasferta, con 92 marcature partenopee e 65 reti romaniste; considerando anche le sfide di campionato giocate a Roma, e raddoppiando quindi a 138 il totale delle gare, l’ago della bilancia si sbilancia verso il piatto giallorosso, forte delle 49 vittorie contro le 40 napoletane, cui si sommano 49 pareggi. Al sesto incrocio contro la Roma (in tutte le competizioni), Maurizio Sarri cerca la prima vittoria contro il club di via di Trigoria dopo due pareggi e tre sconfitte, mentre ben più gratificante è il bilancio di Spalletti contro il Napoli, condito da sei vittorie, tre pareggi e solamente due sconfitte. Guardando alla sfida nella sfida tra Sarri e Spalletti, e solamente il secondo confronto in assoluto tra i due mister, dopo quello dello scorso aprile che vede la Roma imporsi sul Napoli con un gol allo scadere di Nainggolan, cucendo involontariamente alla Juventus il quinto scudetto consecutivo.

Proiettandoci alla sfida di sabato, importante più per il morale che per la classifica con riferimento agli sviluppo possibili del Campionato in corso, pur senza l’infortunato Milik il Napoli sembra poter indossare i galloni di favorito. L’ottimo ruolino interno dei partenopei (tre successi in altrettante uscite) e il maggior affiatamento dei padroni di casa sembrano poter rappresentare un duro ostacolo per la Roma (un solo punto lontano dall’Olimpico, finora), brillante solo a tratti in questo avvio di campionato. Fatta questa premessa in chiave pronostico l’1+Over 1.5 sembra poter rappresentare un giusto azzardo, immaginando comunque una gara potenzialmente da tripla nella quale le emozioni non dovrebbero latitare.