Due partite due sconfitte per le italiane in Women’s Champions League, una dolorosa, quella del Verona in Kazakistan in casa del BIIK-Kazygurt e una paradossale, quella del Brescia in Polonia in casa del Medyk Konin. Abbiamo raccolto le impressioni dei tecnici nel dopo-gara.
Questa la disamina di una ramamricata Milena Bertolini: “Sapevamo della forza di questa squadra, ma eravamo passati in vantaggio. Brave le ragazze sul 2 a 1 perché quando loro ci pressavano siamo riuscite ad andare 3 a 1. Forse con quel vantaggio ci siamo rilassate e poi non siamo state brave a trovare le contromisure. Le ragazze erano troppo bloccate, non hanno dato il massimo e hanno sentito eccessivamente questa partita. Il primo tempo è stato a favore del Medyk, ora il secondo tempo ce lo giochiamo a Brescia. Abbiamo tutto per ribaltare questa partita. L’assenza di D’Adda? Chi è assente ha sempre ragione. La squadra ha giocato e cercato di fare la partita, probabilmente Roberta nei momenti di difficoltà può darti qualcosa in più dal punto di vista dell’esperienza”.
Queste invece le parole di un Renato Longega visibilmente scuro in volto: “Non cerchiamo scusanti. Abbiamo perso perché abbiamo giocato male, siamo entrati in campo timorosi disputando una prima mezz’ora disastrosa, e siamo stati giustamente puniti dalla squadra kazaka alla quale faccio i miei complimenti.
Il secondo gol in effetti è scaturito da un calcio d’angolo inesistente, ma sono cose che capitano e nell’arco della partita ci sono stati errori a favore dell’una e dell’altra squadra.
Per la gara di ritorno spero di recuperare almeno Manuela Giugliano, ma è chiaro che indipendentemente da chi scenderà in campo per cercare la qualificazione dovrà esserci un Verona come quello visto per gran parte del secondo tempo quando abbiamo riaperto la gara e ad un certo punto potevamo pareggiare. Poi abbiamo commesso un’altra ingenuità imperdonabile e siamo stati puniti. Al Bentegodi proveremo a rovesciare il risultato, le possibilità ci sono se in campo scenderà il vero Agsm Verona”.
Entrambe le formazioni tra sette giorni sono già chiamate all’impresa per rimanere nella massima competizione europea.