Ciclismo, Tinkoff lascia e accusa Contador di scarsa professionalità
Come preannunciato sul suo blog, il magnate russo Oleg Tinkoff ha chiuso la sua parentesi nel mondo del ciclismo rilasciando un’intervista caustica al portale Cyclingnews.com su come è gestito il mondo del ciclismo e su alcuni dei suoi corridori.
Tinkoff è sempre stato un personaggio molto poco amato nel mondo a due ruote sia per la sua verve che per le sue risposte al vetriolo su Twitter ma il russo si difende dicendo di avere semplicemente replicato a chi lo offendeva e lo accusava (“Qualche danese mi ha chiamato “Vodka clown” cercando di offendermi per la mia nazionalità e io ho risposto con lo stesso stereotipo.”).
Oleg dichiara di non avere rimpianti e fa il bilancio di questi anni spesi nel mondo del ciclismo, lamentandosi della scarsa chiarezza e di come il futuro delle due ruote sia nebuloso e spesso figlio di personalismi, additando la UCI per la scarsa voglia di migliorare la situazione e indicando la ASO come l’unica probabile salvatrice del movimento, anche grazie ad un generoso investimento che possa comprare una RCS Sport piena di debiti e portare verso la creazione di una sorta di Pro League. Non rimpiange i 50 milioni di euro spesi (“ora il marchio Tinkoff è conosciuto anche in Europa”) ma la gestione delle squadre (“I teams sono per l’80% un giocattolo e per il 20% affari. Dovrebbe essere l’opposto.”) e non chiude del tutto la porta ad un suo ritorno nel mondo delle due ruote (“Forse tra due-tre anni potrei tornare, al momento sono stanco del ciclismo.”).
Quando si parla dei ciclisti, il primo pensiero va su Peter Sagan: “Tutti pensano che tra me e Peter ci sia stato un pessimo rapporto ma l’ho criticato solo una volta e avevo ragione nel farlo. Abbiamo avuto dei problemi ma li abbiamo risolti parlando tra di noi.” Il secondo, molto più duro, va su Alberto Contador: “Ho avuto un pessimo rapporto con Contador ma i giornali non se ne sono mai interessati. Lo rispetto come ciclista ma non mi ha mai appassionato, non mi piace e credo che il manager della Trek-Segafredo Luca Guercilena dovrebbe stare attento perchè creerà molti problemi nel gruppo. Personalmente credo che Contador debba fermarsi perchè non è più un corridore così forte e per colpa sua abbiamo perso la classifica a squadre del World tour a beneficio della Movistar. Non abbiamo vinto a causa delle sue cadute, dei suoi ritiri, dei suoi malanni. Non ha partecipato al Lombardia e non so se l’ho fatto di proposito ma la cosa non mi è piaciuta. Per i soldi che guadagna non dovrebbe comportarsi così. Valverde stava male tre giorni prima della gara ma è salito ugualmente sulla bici ed è arrivato tra i primi dieci. Questa è classe. Contador è triste come i giorni di fine novembre a Mosca e questa attitudine lo porta a sbagliare, è troppo duro con se stesso.”
Il magnate russo chiude l’intervista con ironia: “Non mi aspetto di mancare alle persone ma spero che tutti mi ricordino per buoni motivi, so di essere un personaggio controverso e so che nel corso degli anni la gente si ricorderà delle belle cose fatte dal Tinkoff team.Voglio che sia chiaro che io amo ancora molto il ciclismo, è il mio sport preferito e amo tutte le persone coinvolte in questa disciplina. Come saluto finale posso solo dire Vive le vélo!”