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Udinese, Iachini: “Sono sereno, finora abbiamo patito le assenze e il calendario”

L’allenatore dell’Udinese Giuseppe Iachini si è presentato in conferenza stampa dopo lo 0-3 subìto dalla Lazio. Queste le sue principali dichiarazioni:

Il coro “basta stranieri”? Questo è il progetto che sta portando avanti la società e noi siamo chiamati a lavorare ogni giorno per far integrare al meglio questi ragazzi. Dall’inizio del campionato abbiamo alternato prestazioni buone a meno buone, quando abbiamo giocato con gli stessi 11 abbiamo fatto bene, quando abbiamo dovuto cambiare abbiamo sofferto. Hallfreðsson, Widmer e Samir avevano offerto ottime prestazioni e la squadra si era assestata con loro. Ciò non significa che chi sta giocando ora sta facendo male, semplicemente avrei preferito inserirli più gradualmente. Stasera la gara era in equilibrio, il gol ha cambiato gli equilibri tattici e psicologici. La Lazio ha grande qualità in attacco e noi, osando di più, abbiamo prestato il fianco. Sono fiducioso, questo gruppo può crescere molto, lavorando e recuperando uomini importanti.

Dopo il gol abbiamo alzato il baricentro, abbiamo osato un po’ di più ed eravamo consci che avremmo potuto rischiare. Avremmo dovuto stare più attenti sullo 0-0, il primo gol ha cambiato la partita. A Sassuolo abbiamo avuto una buona reazione dopo essere andati in svantaggio, anche oggi abbiamo avuto un paio di palle gol, con Perica. Alcuni ragazzi fanno intravedere in qualche partita buone cose, in altre fanno un po’ meno bene: questo è normale, certi ragazzi devono avere il tempo per inserirsi nel nostro calcio. Ripeto, è un pedaggio che è normale pagare: stavamo trovando un equilibrio con una formazione e molti elementi sono venuti a mancare. Non è un alibi l’assenza di questi giocatori, credo però sia normale che, non potendo dare continuità agli stessi uomini, si paghi dazio. La sosta ci permetterà di recuperare alcuni ragazzi, di lavorare su alcuni concetti e di fare crescere i giovani ragazzi stranieri che abbiamo.

Anche in passato ho vissuto situazioni simili, con giocatori stranieri da inserire nel nostro campionato. Noi abbiamo dovuto cambiare modulo in corsa, perché il mercato ci ha regalato giocatori come de Paul e Kums: il primo, per esempio, non era adatto al 3-5-2. Io sono sereno perché so che fare l’allenatore significa a volte essere l’incudine, a volte il martello: abbiamo vinto a Milano e giocato bene con la Fiorentina, quindi credo che ci risolleveremo. Anche il calendario finora non è stato semplice: oltre all’Empoli, abbiamo sfidato tutte squadre molto forti, anche il Chievo oramai è da considerarsi una signora squadra. 

La sostituzione di de Paul? Dovevamo cambiare faccia, avevamo bisogno delle 3 punte. Peñaranda nell’uno contro uno poteva essere importante, infatti abbiamo avuto un paio di occasioni per riaprire la partite. Si è trattato, dunque, di un cambio tattico.