Hyundai A-League: ai nastri di partenza la stagione 2016-2017
Se l’estate europea ci ha definitivamente lasciato, è alle porte quella australiana. E Down Under, come amano dire certi, primavera e bella stagione portano in dote il calcio: la A-League è ai nastri partenza, per un 2016-2017 ricco di temi, sfide, volti e nomi nuovi.
Avevamo lasciato il movimento australiano il 1 maggio, giorno della Grand-Final all’Adelaide Oval. Nell’impianto solitamente casa di cricket e football australiano, una determinata prestazione contro i Western Sydney Wanderers valeva all’Adelaide United il secondo titolo della sua storia, a 10 anni di distanza dal trionfo 1-0 sui Mariners a Sydney.
Grande la soddisfazione soprattutto di Iacopo La Rocca, ex di turno campione d’Asia nel 2014 con la maglia dei Wanderers. Un giocatore di cui si parla, in tema di italiani all’estero, sempre troppo poco.
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— Perth Glory FC (@PerthGloryFC) September 30, 2016
Volgendo lo sguardo alla stagione che sta per iniziare, tanto è successo durante la sessione di trasferimenti. Mercato non facile, vuoi perché si basa su un sistema di scambi e svincoli in stile sport americani, vuoi perché i giocatori più forti, appena emergono, sono attratti dai ricchi giganti del campionato cinese, della J-League o delle leghe europee. Ma calciomercato che stimola la creatività dei direttori sportivi, con scout e addetti ai lavori chiamati davvero a girare il globo alla ricerca di un’opportunità: una stella internazionale a fine carriera ma ancora vogliosa di dire la sua, un giovane emergente. O i giovani giocatori locali: col limite agli stranieri, decisivo scegliere anche gli australiani giusti.
In tutto questo, 4 dei 10 tecnici ai nastri di partenza sono stranieri. A guidare i campioni in carica quella vecchia volpe di Guillermo Amor, oltre 300 presenze col Barcellona negli anni 90, punto fermo della Spagna tra il 1990 e il 1998; non erano ancora i blaugrana del tiqui-taca o la Roja campione iridata e d’Europa, ma Amor è cresciuto alla scuola dei migliori. Transitato anche per Firenze tra 1998 e 2000, il tecnico dei Reds è in buona compagnia tra gli ex giocatori di Serie A ora alla guida di club di A-League: sempre presente John van ‘t Schip (Genoa 1992–1996) col Melbourne City, Paul Okon (Lazio, Fiorentina, Vicenza) ai Mariners e John Aloisi (Cremonese 1995–1997) ai Roar.
Ma gli allenatori interessanti sono anche altri: l’inglese Kenny Lowe (Perth), il veterano Kevin Muscat (Victory), il mai domo Tony Popovic (Wanderers). Campionato australiano palestra ideale per manager e dirigenti: devono lavorare sotto salary cap, con ridottissimi margini d’errore.
Confermati, in campo, diversi veterani stranieri. Davvero rinati nell’emisfero sud: Nick Montgomery, Besart Berisha, Andy Keogh, Marcelo Carrusca. Insieme allo stesso La Rocca, Thomas Broich e Jamie Young.
Contingente italiano rafforzato dall’arrivo di Marco Rossi: il prodotto delle giovanili del Parma – passato per l’intera trafila delle giovanili azzurre – si è trasferito in Nuova Zelanda a Wellington. Occhio anche al versatile terzino inglese Joseph Mills, che può giocare indifferentemente a destra e sinistra e porta a Perth tanta esperienza in Football League; c’è anche Wayne Brown, scuola Fulham negli ultimi anni visto con la casacca di Turun Palloseura e Seinäjoen Jalkapallokerho (campionato finlandese): non mancano le storie curiose, le racconteremo durante l’anno.
Ma la notizia dell’anno è il ritorno a casa di Tim Cahill. Fuoriclasse se ce ne è uno, leggenda dei Socceroos e portabandiera dell’Australia nel mondo: giocherà per il City e ha già griffato la semifinale di FFA Cup.
Prima giornata, pronti via ed è subito derby di Sydney: da un lato i Wanderers fermati ancora una volta sul più bello nella strada del titolo, dall’altra un Sydney FC voglioso di confermarsi re della città.