Lugano, Manzo: “Grande rispetto per Tami e il Grasshopper”
Conferenza stampa di mister Manzo, al termine dell’allenamento prepartita, in vista della gara con il Grasshopper, tradizionalmente molto sentita in riva al Ceresio. Ecco le principali dichiarazioni dell’allenatore dei bianconeri: “Abbiamo fatto un lavoro differenziato per reparti, dividendo il gruppo. Io ho seguito la fase offensiva, Conte quella difensiva. Lui, per me, è un collaboratore prezioso, con il quale ho molte affinità, è un uomo di calcio molto preparato, ha giocato a livelli importanti, e tra noi c’è molta intesa. Preparare questa partita è stato abbastanza facile dal punto di vista fisico, facendo fare un lavoro differenziato tra chi ha giocato in Coppa e chi no.”
“Il problema si porrà venerdì e sabato, quando avremo poco tempo per recuperare. Il Thun avrà 48 ore di tempo in più per preparare la partita con noi, ma queste sono le scelte della Federazione, che dipendono da tanti fattori, e noi le accettiamo, anche se, forse, c’erano opzioni differenti in tal senso. Con un po’ di criterio avrei fissato la partita del Thun almeno mercoledì sera. Non sono un addetto a queste problematiche e non so perché abbiano deciso questo tipo di calendario. A volte bisognerebbe guardare quelli di altre nazioni, per imparare a essere un po’ più equilibrati, su questo tipo di scelte.”
“La partita di domani? Dovremo giocarla bene, i nostri avversari hanno dei valori importanti. Dalla nostra, siamo bravi nel possesso palla, e anche quando non l’abbiamo. Le nostre armi dovranno essere la serenità, l’umiltà e la consapevolezza di potercela giocare. Loro sono una squadra che può andare in difficoltà quando non fanno le cose che sono in grado di fare quando, invece, tutto gira bene. Mister Tami è una persona equilibrata, mi piace, conosce il cacio svizzero come pochi: è un esempio.”
“Cosa mi aspetto da queste due partite? Non ho tabelle, domenica guarderemo la classifica. Si può essere ambiziosi, senza dimenticare di essere realisti. Lavoriamo, e alla fine tireremo la riga, come dice il presidente. La Coppa ha dimostrato che abbiamo un organico importante, con giocatori in crescita. Tutti meriterebbero di giocare. Però, ritengo ci siano degli elementi più adeguati, in questo momento, a scendere in campo. La scelta tra Mihajlović e Padalino? Il primo sta giocando bene, e da terzino aveva già fatto vedere buone cose a Bellinzona. Padalino è più esperto. Domani scioglierò i dubbi.”
“In mezzo, loro sono fisicamente prestanti: ma noi, abbiamo carattere. Piccinocchi sembra piccolo; neppure Medel è un gigante, ma dalle sue parti non si passa. Mario lo vedo migliorato sotto l’aspetto dei contrasti. Sono poi dell’idea che i chili siano più importanti sui campi molto pesanti, e che invece, nel calcio di oggi, sin debba essere bravi tecnicamente. E Mario lo è. Importante sarà che tutti quanti continuino a lavorare insieme, e a giocare da squadra.”