NFL – Week 2: I temi
Continua la nostra rubrica sui temi NFL: in questa seconda settimana, di cui trovate un riepilogo qui, evidenziamo l’infortunio di Jimmy Garoppolo e la vittoria dei Minnesota Vikings, che hanno inaugurato il nuovo stadio con una serie infinita di emozioni.
Monday Night: Chicago Bears-Philadelphia Eagles 14-29
Nel Monday Night i Chicago Bears hanno perso partita e quarterback contro i Philadelphia Eagles. Jay Cutler esce poco prima della fine della partita con un fastidio alla mano destra, ennesimo capitolo di una storia di infortuni molto lunga per l’ex di Denver. Il campo vede emergere gli Eagles anche grazie ai due touchdwon del runningback Ryan Mathews; ancora bene Carson Wentz. Philadelphia è 2-0 ma è attesa da scontri molto più complicati da qui in avanti rispetto ai primi due.
La partita della settimana: Minnesota Vikings-Green Bay Packers 17-14
Serata speciale per i tifosi di Minnesota: nel Sunday Night si inaugurava il nuovo impianto, contro gli acerrimi rivali dei Packers. Quando hanno visto Aaron Rodgers lanciare un incredibile pallone a Jordy Nelson nel primo quarto, però, probabilmente gli stessi tifosi hanno pensato di non riuscire a imporsi, di non riuscire a santificare il debutto della loro nuova casa. Con Green Bay avanti, però, la riscossa: la difesa sale di volume, ferma Rodgers & co. e l’attacco ingrana con un incredibile Stefon Diggs, velocissimo ricevitore. Il quarterback (debuttante in maglia viola) Sam Bradford deve riscattarsi da un inizio carriera molto negativo: con un sorriso contagioso guida i Vikings alla vittoria, sostituendo almeno per una notte l’infortunato grave Teddy Bridgewater negli occhi e nei cuori di quegli stessi tifosi. Che, irrimediabilmente, si risvegliano dal sogno quando Adrian Peterson, il miglior runningback della lega, subisce l’ennesimo infortunio al ginocchio. Un turbine di emozioni e una vittoria vitale, non male per la prima del U.S. Bank Stadium di Minneapolis.
La squadra: Atlanta Falcons
Consapevolezza: in questa parola il capolavoro di Dan Quinn e dei suoi giocatori al Coliseum di Oakland. Nel sole californiano i Raiders sono palesemente più forti di Atlanta, ma quest’ultima, sapendo i propri limiti (pass rush inesistente) e calibrando l’attacco in modo esemplare, riesce a tenere testa alla emergente forza neroargento. Il karma la premia: il touchdown decisivo arriva su un passaggio di Matt Ryan deviato in aria che cade casualmente nelle mani di Justin Hardy, eroe per un giorno. Il rendimento di Ryan, Julio Jones e Tevin Coleman sta salendo, per un attacco che dà spettacolo. La difesa non lo fa, ma la consapevolezza dei propri limiti ci assicura che tenere un occhio su questi Falcons non sarà una mossa sbagliata da qui in avanti.
Il giocatore: RB Melvin Gordon – San Diego Chargers
Dopo una stagione da matricola al di sotto delle attese, Melvin Gordon sta prendendosi il palcoscenico a San Diego. Per la seconda settimana consecutiva i Chargers prendono il largo ad inizio partita, e lui questa volta contribuisce a mantenere tale distacco sconfiggendo i Jaguars. Compila la prima partita in carriera con più di 100 yard corse, garantendo ai suoi il controllo del pallone. Con l’infortunio del suo “secondo” Danny Woodhead (legamento crociato, fuori tutto il resto della stagione) la pressione sul secondo anno da Wisconsin non potrà che crescere: sapremo presto se siamo davvero di fronte a un campione…
Il disastro: Detroit Lions
Già perdere contro i Tennessee Titans non è proprio un successo, poi farlo in questo modo aumenta la rabbia. I Lions perdono Ziggy Ansah, loro miglior difensore, e Ameer Abdullah, runningback titolare, durante la contesa; riescono a segnare un solo touchdown in tre viaggi all’interno delle 20 yard ospiti; commettono 17 penalità che costano loro 138 yard. Nel quarto quarto subiscono 13 punti, lasciando che a pochi secondi dalla fine Marcus Mariota guidi un incredibile possesso fatto di tre terzi down convertiti e di un lancio da touchdown su quarto tentativo completato per Andre Johnson, che in realtà era marcato da tre giocatori di Detroit. I soliti Lions, la cui solidità è da sempre un miraggio.
L’infortunio: QB Jimmy Garoppolo – New England Patriots
Avevamo tutti adottato questo onesto operaio dal cognome buffo vissuto nell’ombra di Tom Brady e ora in grado di fare bene quanto il numero 12. Contro Miami stava andando tutto secondo programma, con i Patriots in controllo 24-0 e lui splendido protagonista. Poi, un difensore dei Dolphins gli plana addosso schiacciando la spalla del QB al suolo. Un dolore insopportabile e redini in mano al rookie Jacoby Brissett: finisce 31-24, ma la rimonta quasi concretizzata dai Fins mostra come la matricola non sia ancora a livello dei primi due quarterback della squadra. Nelle prossime due giornate i Patriots non avranno né Brady, né Garoppolo: emergenza.
L’attesa: Carolina-Minnesota (domenica 25 settembre, ore 19:00)
I Panthers si sono ripresi distruggendo i 49ers nel quarto quarto, mentre di Minnesota vi abbiamo già parlato. Ma la difesa dei Vikings riuscirà ad arginare anche il furioso Cam Newton, parso in forma MVP domenica? E soprattutto, Sam Bradford sarà abbastanza per piegare la traballante secondaria dei neroazzurri? Quale sarà il peso dell’assenza di Adrian Peterson? Chi lo sostituirà? In una settimana con pochi incroci notevoli, Panthers-Vikings fagociterà l’attenzione mediatica.