In Primo Piano

NFL – Week 1: I temi

Apriamo oggi, in occasione della prima giornata di football NFL, questa rubrica. L’obiettivo è dare un’idea delle tematiche che hanno accompagnato la settimana di football passando in rassegna le migliori prestazioni e le notizie salienti, in modo da fornire un quadro integrale e al tempo stesso critico sulle partite giocate. “I temi” tornerà tutti i martedì mattina, buona stagione a tutti!

Monday Night

Nella partite del lunedì notte i Pittsburgh Steelers, con Antonio Brown e DeAngelo Williams a dir poco dominanti, hanno piegato facilmente i Wahington Redskins, incapaci di segnare, per 38-16. L’attacco dei gialloneri si conferma da Super Bowl mentre il rendimento dei Redskins sui terzi down lascia a desiderare.
Dall’altra parte della nazione, a San Francisco, i 49ers passeggiano su Case Keenum e i Los Angeles Rams. Il QB da Houston completa solo 17 passaggi su 35 per 135 yard; l’era di Jared Goff, prima scelta assoluta allo scorso draft, si aprirà molto presto per i nuovi, californiani, Rams.

La partita della settimana: New York Jets-Cincinnati Bengals 22-23

Basterebbe notare che per quattro volte questa partita ha cambiato padrone e che il massimo vantaggio è stato di sette punti per darvi un’idea dell’equilibrio visto a East Rutherford. Per i Jets un incredibile Matt Forte (155 yard tra corse e ricezioni) e una linea difensiva spettacolare (7 sack, record di franchigia) sembravano poter garantire la vittoria. I Bengals rispondevano con un gioco profondo perfetto, aspettando pazientemente l’occasione di colpire; lo ha fatto più di tutti A.J. Green (180 yard su ricezione), la cui prestazione entra di diritto tra le più spettacolari di sempre per un ricevitore. Mentre le due franchigie si scontravano fiere, si assisteva a un Darrelle Revis ineditamente in difficoltà e a qualche palla non trattenuta di troppo per Brandon Marshall sullo sfondo di un 11 settembre newyorchese memorabile per tutti i giusti motivi. Alla fine, come è naturale che sia per due squadre che si annullano a vicenda, decide il punto addizionale sbagliato dal kicker dei Jets Nick Folk. Ma New York e Cincinnati sono appaiati a ridosso del vertice della AFC, forti, intelligenti, spettacolari, motivati.

La squadra: New England Patriots

Niente Tom Brady, niente Rob Gronkowski, niente Rob Ninkovich. Davanti la migliore squadra della NFC, da affrontare nel suo stadio. Sconfitta già scritta? Forse per chi non si chiama Patriots: Jimmy Garoppolo, il quarterback, è preciso e fa pochi errori, i runningback corrono e ricevono, la difesa regge. Bill Belichick, il coach dei Patriots, vincerebbe anche con le riserve di un’altra squadra. Che si impegnerebbero esattamente come i vari Kurt Coleman, James White e il sostituto di Brady; e vincerebbero comunque, anche in Arizona contro gli ottimi Cardinals.

Il giocatore: QB Carson Wentz – Philadelphia Eagles

Al netto dell’avversario (un’inguardabile Cleveland), inutile trovare altri re delle cronache NFL settimanali. Wentz, scelto alla numero 2 da Philadelphia, che acquisì nell’occasione la selezione proprio dai Browns, sarà il centro di qualsiasi discorso sul football fino al prossimo weekend. 22/37 per 248 yard e 2 touchdown nella prima partita del rookie da North Dakota State. I detrattori (chi vi scrive lo è) erano dubbiosi: avversari morbidi al college, poche abilità di lettura dell’azione, qualità da passatore puro sospette. La matricola si prende una grossa rivincita, su chi non l’ha scelto, e su chi ha dubitato di lui. Cleveland sarà anche una squadraccia (lo è), ma il nuovo QB degli Eagles è già protagonista.

Il disastro: Dallas Cowboys

Dak Prescott, rookie che parte titolare come quarterback, non delude. La linea offensiva rimane, almeno sui passaggi, la migliore della lega per distacco. Il tempo di possesso nel primo tempo vede i Cowboys trionfare. Poi si va a vedere chi ha vinto e si scopre che sono stati i New York Giants!
Nel secondo tempo Dez Bryant e Cole Beasley perdono qualsiasi pallone capiti loro, e Terrance Newman tiene in campo l’ultima ricezione, lasciando che il cronometro raggiunga lo 0 senza che i suoi abbiano un’ultima, decisiva, azione. La difesa, rimaneggiata, si scioglie alla distanza soprattutto sulla sua parte interna. Ezekiel Elliot fa 50 yard su 20 portate, poche; meglio di lui fa Alfred Morris, collega meno sponsorizzato. Insomma, si poteva vincere (e abbastanza facilmente) contro una rivale divisionale che, invece, espugna il Cowboys Stadium.

L’infortunio: WR Keenan Allen – San Diego Chargers

Keenan Allen è il candidato ideale al premio di “miglior sfortunato ricevitore”. A metà partita, dopo aver già ricevuto 63 yard, si rompe il legamento crociato anteriore e vede la sua stagione finire anzitempo. L’anno scorso successe a novembre (problemi ai reni) e nel 2014 a due partite dal termine della stagione regolare (clavicola rotta). Peccato, perché ha qualità tecniche da primo della classe e nel 2013 sfiorò il rookie of the year dopo una stagione pazzesca. A San Diego, rimontata furiosamente e uscita sconfitta contro i rivali Chiefs, preparano già il 2017; e lo sciamano per Allen.

L’attesa: Denver-Indianapolis (domenica 18 settembre, ore 22:25)

I Colts di Andrew Luck, parso in formissima nella prima partita, si devono rifare della sconfitta all’esordio e ci tenteranno sul campo dei campioni del Mondo dei Broncos. Denver ha vinto l’esordio con i Panthers, mostrando la solita difesa aggressiva e un buon gioco di corsa. Romanticamente legate dalla militanza di Peyton Manning in entrambe, le due franchigie si affrontano spesso e solitamente ne escono partite molto equilibrate; questa volta i Broncos sembrano essere decisamente più solidi e affidabili, ma la prolificità dell’attacco di Indy sarà un test sicuramente probante.
Menzione d’onore per Minnesota-Green Bay: Aaron Rodgers e i suoi sapranno scardinare la rocciosa difesa dei Vikings dopo aver faticato contro Jacksonville?