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Fantacalcio Serie A 2016/17: alla scoperta di… Hrvoje Milić

Insieme a Maxi Olivera proverà a sostituire degnamente Marcos Alonso, l’esterno spagnolo trasferitosi a Londra, alla corte di Conte al Chelsea. Hrvoje Milić è l’altro volto nuovo della Fiorentina, che ha deciso di rifarsi il look sulla fascia sinistra e rimpolpare la colonia croata, già folta in Toscana (in rosa ci sono già Badelj e Kalinić). Milić è un terzino sinistro, in grado di giocare anche come esterno di centrocampo, un po’ come faceva Alonso fino alla scorsa stagione. Classe 1989, il croato è il classico esterno di corsa, che ama aggredire gli spazi e che spesso raggiunge il fondo per crossare col suo sinistro. Corsa, progressione e dribbling, ma anche fisicità, perché Milić ha un fisico importante (1,83 metri) che sfrutta al massimo anche in fase difensiva (specialmente nell’uno contro uno), pur prediligendo l’azione d’attacco. Paulo Sousa avrà pure perso uno dei suoi uomini più importanti, ma con Olivera e Milić avrà una bella gatta da pelare.

Cresciuto prima nelle giovanili dell’Osijek, poi in quelle dell’Hajduk Spalato, con il quale esordisce nel campionato croato a soli 19 anni, si trasferisce in Svezia nel 2009. Ad accoglierlo il Djurgården, con il quale vive due stagioni da protagonista (41 presenze e 4 gol). Dopo la Svezia, il ritorno a casa: due stagioni con la maglia dell’Istra, al termine delle quali Milić fa il suo esordio in Nazionale (nell’amichevole persa 1-0 contro il Portogallo). La tappa successiva della sua carriera da girovago è la Russia: due stagioni col Rostov, con tanto di esordio in Europa League e la vittoria della Coppa nazionale nel 2014. La scorsa stagione, infine, il ritorno a casa all’Hajduk Spalato (35 presenze e un gol da ex contro l’Istra); ora un nuovo viaggio: la Fiorentina degli amici Badelj e Kalinić è pronta ad accoglierlo.

Lo prendiamo al Fantacalcio? Per Milić vale lo stesso discorso fatto per Maxi Olivera: presi assieme e senza esborsi esagerati, possono rivelarsi un vero affare. Il guaio è che ancora non si è capito chi dei due sarà il titolare, quindi sarebbe meglio acquistarli in coppia, per poi liberarsi del panchinaro alla prima riparazione utile. La nostra sensazione è che il croato, più esperto e abituato ad ambientarsi in paesi diversi dal suo, possa essere preferito, almeno inizialmente, all’uruguaiano. Vedremo se il tempo ci darà ragione.