Fantacalcio Serie A 2016/17: alla scoperta di… Davide Biraschi
Davide Biraschi nasce a Roma il 2 luglio del 1994. Alto 1,82 metri, si afferma nel Grosseto come difensore centrale, ruolo ricoperto poi anche ad Avellino. Il Genoa crede in lui e lo acquista a titolo definitivo l’ultimo giorno di questa sessione di calciomercato, provando a fargli ripercorrere quanto fatto da Izzo, anche lui preso dagli irpini e ora punto fermo della retroguardia rossoblù. Nonostante abbia solo ventidue anni, Biraschi ha già dimostrato grande personalità, facendo vedere di poter essere un punto cardine anche in una piazza calda come Avellino.
Dopo un Campionato Primavera giocato con un Grosseto non all’altezza nel 2011/12, il 12 maggio 2012 fa il suo esordio in prima squadra nella sconfitta contro il Modena. La stagione successiva gioca sei partite in Serie B e inizia a entrare nel giro della Nazionale Under-20. L’annata del Grosseto è disastrosa e si conclude con la retrocessione in Lega Pro. Biraschi fronteggia un brutto infortunio che ne condiziona le presenza, ma diventa il prospetto più interessante della squadra toscana, tanto che nell’estate del 2015 l’Avellino sceglie di puntare con decisione su di lui per la propria difesa. E fa bene: Biraschi infatti gioca trentadue partite da titolare (ne salterà sei a dicembre per un infortunio alla coscia), mettendo in mostra tutto il suo potenziale, anche se paga come tutta la squadra un netto calo nel finale di stagione. Dopo un campionato da protagonista in Serie B, ecco anche la chiamata della Nazionale Under-21: esordio a giugno contro la Francia, titolare ad agosto contro l’Albania e panchina nell’incontro di qualificazioni agli Europei del 2 settembre a Vicenza contro la Serbia.
Lo prendiamo al Fantacalcio? Per ora no. Jurić saprà gestire nel migliore dei modi il talento di Biraschi, inserendolo quando lo riterrà opportuno. La difesa a tre rossoblù è però ben collaudata e, considerando anche l’arrivo di Orbán, è probabile che questa stagione serva al difensore dell’Under-21 per fare esperienza e capire i movimenti, proprio come fatto da Izzo qualche anno fa.