Fantacalcio Serie A 2016/17: alla scoperta di… Joe Hart
Era più di un secolo che un portiere inglese non calcava i campi del campionato italiano. L’ultimo, Hoberlin Hood, vestì nel 1902 la maglia del Milan. Joe Hart arriva al Torino accompagnato dal grande entusiasmo dei tifosi granata, che lo ritengono un acquisto davvero importante. L’estremo difensore inglese eccelle tra i pali e, non a caso, è stato insignito per ben 4 volte del titolo di “Miglior portiere della Premier League”. Fatto fuori da Guardiola, che gli ha preferito l’ex Barça Bravo, Hart si rimette in gioco in un club sì prestigioso dal punto di vista del blasone storico, ma non certo un top team.
La carriera di Hart comincia nella squadra della sua città, il Shrewsbury Town. Ben presto però viene ceduto al Manchester City, anche se per imporsi coi Citizens ci mette un po’ di tempo. I primi anni passano infatti in prestito, prima al Tranmere e poi al Blackpool. Solo nel 2007 Hart fa ritorno a Manchester e qui rimane per due stagioni. Nel 2009 arriva un nuovo “trasloco” a titolo temporaneo, più precisamente nel Birmingham City. Dopo un anno di apprendistato torna alla casa madre, voluto fortemente dall’allora allenatore Roberto Mancini. Hart comincia così a giocare con una certa frequenza, fino a ottenere i gradi di titolare. Con la Nazionale del suo paese è presente ai Mondiali del 2010 ma non scende mai in campo; cosa che fa invece a partire dagli Europei del 2012, nei quali diventa il portiere titolare. In tutto, al momento, ha collezionato più di sessanta presenze con l’Inghilterra.
Lo prendiamo al Fantacalcio? Il calciatore ha il giusto mix di bravura e grinta, anche se spesso in passato è incappato in errori grossolani. È indubbiamente un nome di un certo prestigio, soprattutto per una piazza come il Torino. Dovrebbe essere lui, a meno di sconvolgimenti, il portiere numero 1 della formazione di Mihajlović. La squadra granata secondo noi può recitare un ruolo importante in questo campionato, e perché no, anche il suo nuovo portiere può fare l’exploit. La risposta alla domanda di sopra è quindi affermativa: Hart può consacrarsi definitivamente anche in Italia.
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