Lucas Orbán arriva in Italia a ventisette anni. Difensore argentino nato a Buenos Aires il 3 febbraio del 1987, Orbán è un prodotto dell’inesauribile settore giovanile del River Plate. Nato come difensore centrale, ha però giocato spesso anche come terzino sinistro, ruolo ricoperto soprattutto in Francia nel Bordeaux. Orbán è un difensore rapido, non molto alto (1,84 metri) e abbastanza educato coi piedi, come stile di gioco potremmo paragonarlo a Otamendi del Manchester City (tra l’altro suo compagno ai tempi del Valencia). Il suo marchio di fabbrica è però il recupero del pallone in scivolata. Nella conferenza stampa di presentazione col Genoa ha detto di avere come idolo Paolo Maldini, sicuramente ottima fonte di ispirazione per un difensore. Nella difesa a tre rossoblù può giocare al centro o sulla sinistra.
Orbán fa il suo esordio nella prima squadra del River Plate a vent’anni nel 2009. In due anni gioca però molto poco e allora nel 2011 viene ceduto al Tigre. Gli infortuni, che ne condizioneranno pesantemente la carriera, lo bloccano inizialmente, ma nel Torneo Final si mette in luce: gioca sedici partite su diciannove da titolare senza mai venire sostituito contribuendo al grande campionato del Tigre, che chiude con uno storico secondo posto alle spalle dell’Arsenal. L’anno successivo raggiunge la finale di Copa Sudamericana (persa contro il São Paulo) e gli ottavi di Copa Libertadores, mentre il campionato non è al livello di quello precedente. Le buone prestazioni accumulate in queste due stagioni fanno sì che il Bordeaux investa su di lui cinque milioni. In Francia Orbán gioca trenta partite titolare da terzino sinistro facendo vedere buone cose, tanto che nell’estate del 2014 passa al Valencia. Qua però la continuità che l’argentino aveva trovato nelle ultime stagioni svanisce, con sole otto partite da titolare. L’anno dopo ci si mettono anche gli infortuni e, nonostante il prestito al Levante a gennaio, Orbán non gioca praticamente mai. Chissà che il passaggio al Genoa nell’ultimo giorno di mercato non possa ridare il sorriso a questo difensore.
Lo prendiamo al Fantacalcio? Sì. Secondo noi Orbán merita di essere tra le riserve. Tra squalifiche e cambi potrebbe trovare qualche spazio tra i rossoblù, molto bravi poi a rilanciare giocatori in difficoltà. Inoltre la folta colonia di argentini del Genoa (Burdisso, Ocampos, Simeone) potrebbe facilitare molto l’ambientamento di Orbán.