Un giocatore da tenere sott’occhio, pronto per il grande calcio europeo; in patria, protagonista di una meravigliosa favola: Sven Kums, regista puro, classe 1988, è il nuovo faro del gioco dell’Udinese. Prima di approdare al club friulano, è stato davvero vicino al Napoli, che lo ha cercato, lo aveva anche preso, salvo poi rinunciare a lui a causa del no di Sarri, non convinto al 100%. Strano, perché Kums di qualità ne ha parecchia, tanto da conquistarsi la Scarpa d’Oro nel proprio paese, dopo la splendida stagione 2014/2015 al Gent, culminata con la vittoria del titolo con tanto di gol nella partita decisiva, con lo Standard Liegi, e dopo la più che positiva avventura in Champions League della scorsa stagione, con il Gent arrivato agli ottavi di finale, e con Kums entrato nella top 11 della UEFA della fase a gironi.
Che giocatore è, Kums? Un regista. Puro, completo. Uno che va a prendersi la palla nella propria metacampo per inventare. Sedici gol nella scorsa stagione (14 in Jupiler Pro League, due in Champions, una in Coppa di Belgio), un passato in Olanda, all’Herenveen, dal 2011 al 2014, prima del ritorno in patria. Anche un dramma, nella sua vita: Ricordate Gregory Mertens, il giocatore del Lokeren deceduto l’anno scorso durante una partita amichevole? Era suo cugino.
Ora, l’Udinese nel suo immediato futuro. Sarà il regista della squadra bianconera per questa stagione, poi chissà: se farà bene si conquisterà il Watford, e dunque la Premier. Chiamato “il mago” in patria, per la sua capacità di far sparire il pallone in un dribbling e di inventare dal nulla un’azione pericolosa. Da prendere al Fantacalcio? Decisamente sì: Kums, davvero, ha tutte le carte in regola per essere determinante anche nel nostro campionato.