Rosenberg (Malmö): “Un errore cedere Kjartansson”
La recente cessione di Vidar Örn Kjartansson al Maccabi Tel Aviv, da parte del Malmö capolista, non ha provocato qualche mugugno solo ai tifosi: il suo ex compagno di reparto, Markus Rosenberg, ha infatti espresso alla stampa il suo dissenso sulle scelte della società biancoceleste, attraverso le colonne dell’Expressen, noto giornale svedese.
“Siamo in una situazione nella quale, a differenza di tutte le altre squadre svedesi, non c’è bisogno di vendere” è stato l’esordio dell’intervista al popolare centravanti scandinavo. “La classifica è lì da vedere, siamo in lotta con il Norrköping, abbiamo un vantaggio risicatissimo, e ci sono ancora dieci partite da giocare. Non credo che il suo valore sarebbe potuto scendere di molto in dieci partite: penso, anzi, che sarebbe piuttosto accaduto il contrario” dice Rosenberg.“Cosa succederà adesso? Ovviamente, le nostre scelte in attacco si assottigliano. Finora aveva segnato 14 gol, era il capocannoniere del campionato. Tutto diventerà, ora, maledettamente più difficile.”
Risponde, a stretto giro di posta, il direttore sportivo del Malmö, Daniel Andersson, sul sito web del club: “È stata un’estate dove si sono manifestati molti interessi per Vidar, e abbiamo deciso di accettare l’offerta del Maccabi. Abbiamo molti buoni giocatori in rosa, e sono fiducioso sul fatto che vinceremo il campionato.”
Kjartansson, come abbiamo scritto alcuni giorni fa, ha firmato un contratto di quattro anni con il club israeliano, allenato da Jordi Cruyff, figlio dell’ex grande giocatore Johan Cruyff, scomparso di recente. L’islandese, nel frattempo, ha fornito anch’esso la sua versione dei fatti, che del resto conferma quanto affermato da tutti: “Non sono stato io che ho richiesto di lasciare il Malmö. La società ha accettato l’offerta, e ho deciso di vedere, a questo punto, quanto mi avrebbero dato. Era qualcosa di allettante anche per me, non voglio certo mentire. Tuttavia, lasciare questo club in questa fase della stagione è probabilmente la cosa più difficile da me fatta, finora, in carriera. Ci è voluto molto tempo per prendere questa decisione, che è stata comunque sofferta.”