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Fantacalcio Serie A 2016/17: alla scoperta di… Robert Murić

Dalla Croazia all’Adriatico, passando per l’Olanda e i Lancieri dell’Ajax, che in fatto di giovani se ne intendono. Questa è la storia di Robert Murić, volto nuovo del Pescara di Oddo versione 2016/17. Si tratta di un trequartista croato classe 1996, scuola Dinamo Zagabria, altro vivaio fiorente in Europa. Trequartista, seconda punta o esterno non fa differenza: Murić ama partire largo e accentrarsi, giocare al servizio dei compagni, ma allo stesso tempo irridere l’avversario con dribbling, tacchi e giocate a effetto. D’altronde la velocità d’esecuzione e la tecnica non gli mancano e quando gioca di prima è un piacere vederlo. La sua fortuna è che è pure dotato di un discreto fisico (1,80 m), che gli permette di “assorbire” i contrasti. Da anni considerato uno dei talenti più promettenti del panorama europeo, il gioiellino croato ora potrà misurarsi con la Serie A, ma Oddo dovrà metterci del suo per lavorare questo diamante grezzo, che in Italia dovrà essere disciplinato tatticamente (al momento è piuttosto anarchico) e badare al sodo. Le qualità ci sono tutte, il tempo ci dirà se sarà un campione o un fuoco di paglia.

È con la maglia della Dinamo Zagabria, a partire dal 2011, che Robert Murić si mette in mostra, tanto da destare l’interesse dei grandi club europei (Bayern, United e Chelsea su tutti). Ma sono gli olandesi dell’Ajax che nel 2014 bruciano tutti sul tempo e lo strappano (letteralmente, perché i dirigenti della Dinamo si sentirono derubati) alla squadra croata. In Olanda, però, non va come da previsioni: il ragazzo fatica a guadagnarsi spazio in prima squadra, pur facendo la differenza con i giovani dell’Ajax (13 gol e 15 assist in 46 presenze). In attesa di conquistare la Nazionale maggiore (ha esordito con l’Under 17 e l’Under 19 croata), per Murić ora si spalancano le porte della Serie A: il Pescara crede in lui, anche se solo per un anno, perché il cartellino è ancora dell’Ajax.

Lo prendiamo al Fantacalcio? È un rischio non da poco, perché i soliti motivi: lui è giovane e dovrà lavorare parecchio (specialmente dal punto di vista tattico), poi ci sarà da sgomitare, perché il Pescara, tutto sommato, ha una discreta abbondanza là davanti (non sarà facile spodestare gente come Caprari e Benali). Certo che una scommessa ci può stare, soprattutto se l’unica del reparto. Nel listone è fra i trequartisti/centrocampisti e costa 7 milioni, forse tantini, ma all’asta si può strappare a meno.