Era nell’aria, ora è ufficiale: la giustizia sportiva ha decretato la sconfitta a tavolino del Sassuolo nella partita di domenica scorsa contro il Pescara, a causa di un’irregolarità nel tesseramento di Antonio Ragusa. Di seguito, il testo del comunicato ufficiale della Lega calcio, apparso poco fa sul sito: “Gara Soc. SASSUOLO – Soc. PESCARA Il Giudice sportivo, letti gli atti relativi alla gara soc. Sassuolo e soc. Pescara; rilevato che la soc. Sassuolo ha utilizzato in campo (dal 65° al termine della gara) il calciatore Ragusa Antonino, tesserato in data 26 agosto 2016, il cui nominativo era stato inserito nella distinta di gara; considerato che l’inserimento di tale nominativo nell’“elenco di 25 calciatori” non era stato trasmesso alla Lega a mezzo PEC entro le ore 12.00 del giorno precedente la gara, come tassativamente previsto dalla vigente normativa federale (CU 83/A del 20 novembre 2014), e che tale omissione comporta la sanzione della perdita della gara (ibidem n.9) ai sensi dell’art. 17, comma 5, lett. a) CGS, P.Q.M. delibera di sanzionare la Soc. Sassuolo con la punizione sportiva della perdita della gara per 0-3.”
Immediata la reazione in casa neroverde: l’inserimento di un nuovo tesserato comporta, infatti, l’esclusione di un altro giocatore precedentemente iscritto alla lista. La norma, da un anno a questa parte, prevede che le Società effettuino queste operazioni via PEC. Il Sassuolo sostiene di averlo fatto, mentre per la Lega la notifica non risulta essere mai pervenuta, tanto è vero che il giudice sportivo ha provveduto d’ufficio. In assenza, per ora, di comunicati ufficiali del club emiliano, leggiamo sul sito della Gazzetta dello Sport che il legale del Sassuolo, Avv. Mattia Grassani, da loro interpellato, avrebbe dichiarato che “La normativa è complessa, ed è stata oggetto di recenti modifiche. La società ha immediatamente attivato le verifiche del caso; in seguito, sulla base delle risultanze di questa inchiesta interna, si valuteranno i passi ulteriori da compiere.”