Dice di avere imparato tanto da Rafa Márquez, storico capitano del Messico e vero e proprio punto di riferimento per ogni calciatore della zona. Carlos Salcedo è il prossimo messicano in Serie A, perché la Fiorentina ha deciso di scommettere su di lui, prelevandolo in prestito con diritto di riscatto dal Chivas Guadalajara. Classe 1993, difensore centrale di ruolo, ma all’occorrenza anche terzino destro, il ragazzo ha un caratterino niente male, tanto che da giovanissimo fu allontanato dal Chivas per motivi disciplinari. Marcatore roccioso e grintoso (da buon messicano), forte fisicamente (è altro 1,88 metri) e abile tatticamente, Salcedo in patria è soprannominato El Titán. E chissà che non possa far valere questo promettente nomignolo anche nella massima serie italiana.
Inizia la sua carriera da professionista nella squadra della sua città, il Chivas Guadalajara. Presto, però, cambia aria e si trasferisce nella MLS americana, tra le fila del Real Salt Lake, con il quale esordisce fra i professionisti nel 2013. Dopo due stagioni il ritorno a casa e proprio con la maglia del “suo” Chivas, Salcedo festeggia il primo trofeo, la Coppa del Messico nel 2015. Nello stesso anno la prima convocazione in Nazionale da parte dell’allora cittì Miguel Herrera, con tanto di partecipazione alla Copa América 2015. Ora una scommessa grande grande che si chiama Fiorentina, un anno sicuro in prestito, poi dipenderà da lui ottenere la riconferma.
Lo prendiamo al Fantacalcio? Per il momento, meglio di no. Difficile che Salcedo possa scalzare Rodríguez, Tomović o Astori, al momento titolari inamovibili della Viola. Certo, avrà anche qualche chance, ma meglio puntare verso altri lidi e riservarsi di compralo in qualche riparazione successiva all’asta iniziale. I numeri che interessano a noi fantacalcisti, tra l’altro, non sono dei migliori: solo due reti in carriera e una media di un cartellino ogni quattro partite giocate.