Pochi giorni prima del calcio d’inizio della stagione 2016-2017 della Serie A il responsabile del settore tecnico AIA, Alfredo Trentalange, ha illustrato in una conferenza a Coverciano le nuove regole arbitrali per la prossima stagione calcistica. Vediamole nel dettaglio.
Partiamo dal calcio d’inizio: come già avvenuto durante gli scorsi Europei disputatisi in Francia, esso ora potrà essere battuto in qualsiasi direzione. Durante il calcio di rinvio nessun giocatore potrà stare all’interno dell’area e il portiere può chiedere il rispetto della distanza: se non lo fa, si assume la responsabilità che l’avversario possa intercettare il pallone.
In caso di fallo di mano, se esso evita la rete, viene sanzionato con l’espulsione. Se il fallo di mano interrompe un tiro in porta o se prende la palla per evitare il gol scatta l’ammonizione. Non si ammonisce più quando un calciatore interrompe un passaggio tra avversari, mentre si ammonisce solo se il fallo di mano interrompe un’azione promettente.
In area di rigore viene espulso il giocatore che trattiene, spinge o tira l’avversario per evitare una rete. Se un calciatore cerca di giocare il pallone in modo leale in area di rigore, ma non ci riesce, allora ci sarà il calcio di rigore e il cartellino giallo. Se il calciatore non ha possibilità di arrivare a giocare il pallone e prende la gamba del’avversario, è rosso. Nel caso del rigore, se il calciatore battente compie una finta irregolare il suo comportamento verrà punito con l’ammonizione e la ripresa del gioco verrà affidata ad una punizione indiretta.
Se il fuorigioco di rientro è commesso nella propria metà campo ora si batte la punizione dove è avvenuta l’infrazione e non più sulla linea di centrocampo.
Parliamo dei falli a palla lontana o fuori dal campo: se il fallo di gioco è fuori dal campo la punizione verrà battuta sulla linea laterale, ma se capita sulla linea di porta o nello spazio dell’area, è calcio di rigore. Se un allenatore interferisce col gioco o da un calcio all’avversario è espulsione e punizione diretta. Nel caso di atti di violenza tra compagni di squadra il direttore di gara assegnerà una punizione diretta o calcio di rigore. Le manate in faccia, a meno che la forza non sia minima o trascurabile, vanno sanzionate con l’espulsione.
Se il calciatore che ha commesso fallo di fatto andrebbe espulso l’arbitro può decidere di lasciar proseguire l’azione ed espellerlo quando la stessa finisce: nel caso in cui il giocatore da espellere rientra in gioco per contrastare, l’azione viene però interrotta per espellerlo. Un giocatore che gioca senza una o due scarpe non commette fallo ed il gioco non va interrotto.